Le Reversibilità e le Famiglie vedove
Ieri sera su La 7, alla trasmissione Non è L'Arena, verso le 23,30 è andata in onda un' inchiesta sui provvedimenti rin relazione alle pensioni di reversibilità che il FMI ha suggerito all'Italia. L'immagine che è stata data delle reversibilità è la seguente: vanno a giovani ed avvenenti signore, badanti o meno, che sposano uomini di gran lunga più grandi di loro, molto spesso al solo scopo di ereditarne la reversibilità. Dopo la morte del coniuge evitano di sposarsi nuovamente per non perdere i diritti acquisiti. Oltre a ciò, c'è stata la difesa ad oltranza delle pensioni d'oro dei manager (pubblici e privati), che hanno guadagnato questo trattamento versando lauti contributi. Tutto bene.... e tutto qui! Non una parola sulle pensioni dei parlamentari, che ricevono una reversibilità pari al 100%, e che viene trasmessa non solo ai coniugi, ma anche ai figli; non una parola sul fatto che in altri paesi, come la tanto decantata Germania, c'è un tetto per le pensioni 'd'oro'. E, soprattutto, le FAMIGLIE VEDOVE? I FORTUNATI a cui un coniuge scompare prematuramente e che ereditano una pensione del de cuius decurtata dal 70% al 50%. Eppure anche questo lavoratore ha versato regolarmente i contributi allo Stato per la propia pensione (come i 'manager d'oro'!!!)! Coniugi vedovi che devono mandare avanti una famiglia, con figli minori o ancora in età scolare/universitaria, e che in alcuni casi non sono riconosciuti neppure come facenti parte di un nucleo familiare, e che si vedono negati i più elementari diritti fiscali e non concessi a tutti i figli/ragazzi (per esempio quello di laurerarsi in tempo ragionevole e non in 3 anni!)? Queste famiglie per 'Non è l' Arena' semplicemente esistono! I coniugi vedovi con figli minori/giovani non esistono! Eppure noi, siamo qui, i nostri figli sono qui, per noi la reversibilità non è un optional, è pane quotidiano, non lucro. Rita Francia