LA SEGNALAZIONE - Via Forno Casale: messa in sicurezza del tratto che conduce ad ACEA
Via Forno Casale, oltre al tratto urbanizzato con il PdZ B41, prosegue fino al depuratore della ACEA ATO 2 con un tratto di strada sterrata per poi confluire su Via Marco Simone con un tratto di strada campestre che attraversa una parte dell’area a verde che da tempo è gestita da un privato come area di pascolo e di semina a grano. Il primo tratto, quello che appunto conduce al depuratore ACEA , in realtà conduce anche a Via Capalto e a seguire a via Bertolucci, rappresentando quindi una potenziale arteria di grande importanza per il collegamento interno di queste due realtà di Settecamini che oggi al contrario rappresentano due satelliti che vivono di vita propria. Di contro questo tratto di strada, proprio perché “terra di nessuno” versa nel totale abbandono fungendo da ricettacolo di sversamenti abusivi di ogni genere, di deposito di mezzi rubati che talvolta vengono anche dati a fuoco come accaduto non molto tempo fa sia per una vettura quanto per uno scooter. Come se non bastasse, proprio per il suo carattere di area “non sorvegliata” viene spesso utilizzata come passaggio per bande di malviventi locali e non che dopo aver commesso le loro azioni a danno di attività commerciali e/o di privati nella zona di Settecamini la attraversano indisturbati per spartirsi il bottino della serata e liberarsi degli attrezzi di lavoro in assoluta tranquillità, lontani da sguardi e da quant’altro potesse mettere a repentaglio la loro presenza in quei luoghi. Per non parlare poi dello stato di degrado ambientale in cui versa, con marciapiedi ricoperti da erbacce selvatiche da un lato , e da rovi dall'altro che occupano anche parte della carreggiata. A nulla sono valse segnalazioni, denunce, lettere, mail inviate in questi anni alla Polizia Municipale, alla Presidenza del IV Municipio, ai vari assessorati, Rappresentanze Locali , Associazioni, cosi come alla ACEA perché quanto meno si provvedesse a ripristinare uno sbarramento che inizialmente era posto a monte di Via Forno Casale e che serviva a limitare l’accesso al solo personale addetto ACEA, come mostra la stessa segnaletica verticale che precede l’accesso alla strada. Nemmeno una PEC inoltrata al Ministero degli interni per segnalare oltre al degrado lo stato di insicurezza e di pericolo di questa strada abbandonata, prendendo spunto dal ritrovamento di parte della refurtiva e degli attrezzi di lavoro lasciati dai delinquenti nel parchetto di Forno Casale dopo aver saccheggiato più di una 10 di esercizi commerciali nella zona di Settecamini nuova. Un rimbalzo di competenze e responsabilità che a distanza di tanti anni non ha portato a nulla, la ACEA che dice di essere responsabile solo del tratto finale quello che porta all’acceso del Depuratore mentre la responsabilità rimane del Municipio, quest’ultimo che dice di non avere in carico l’area che rientra ancora nel PdZ del Comune di Roma, Il Comune a sua volta rimanda al PAU Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, e cosi via all’infinito lasciando i residenti con un nulla di fatto e a dover fare i conti con una situazione di disagio sociale e di paura. Poi ecco che sembra che stia per scattare la svolta, che il progetto per la urbanizzazione di quel tratto di strada ed il suo collegamento con l’altra area satellite di Bertolucci stia per prendere forma, cosi da risolvere anche tematiche storiche quali il collegamento interno di Settecamini oltre alla messa in sicurezza di quell’area fino ad allora terra di nessuno. Sono passati altri 6 mesi, forse più, ma ad oggi non è accaduto ancora nulla, la strada è rimasta sterrata come prima, lo sbarramento non è stato mai messo, il collegamento tra i due satelliti mai avviato, né tanto meno i lavori di urbanizzazione, in primis quelli di illuminazione ……. A giorni ( il 13 c.m.) si voterà la sfiducia alla Presidente del IV MUNICIPIO, probabilmente saranno sue le colpe di tutto quanto andava fatto e mai è stato fatto, cosi come sue saranno le responsabilità per il perdurare di una situazione che da tempo i residenti chiedevano venisse ripristinata e riportata alla normalità, probabilmente un altro capro espiatorio come già tanti altri si sono preceduti nel passato, ma intanto a pagarne le conseguenze sono sempre i soliti, i residenti di Forno Casale che continuano ad urlare a gran voce i propri diritti e a difendere e sostenere le loro speranze : mettere in sicurezza questo tratto di strada . Un residente di Forno Casale (dr.Nino)