La denuncia di una lettrice. Un maniaco in viale Marx
Salve, vorrei segnalare un grave episodio avvenuto sabato 12 Novembre alle 14:20 al capolinea del 66 a viale Marx. Arrivato l'autobus sono scesi due uomini: uno tra i 25 e i 30 anni e l'altro intorno ai 70. Mentre mi avvicinavo per salire sul mezzo, il ragazzo più giovane (l'altro mi dava le spalle) mi ha prima guardata e poi seguita da vicino, salendo sul bus dietro di me. Una volta seduta, mi ha avvertita a bassa voce che l'altro uomo più grande mi aveva sporcata eiaculandomi addosso sulla schiena, aggiungendo, però, che dovevo far conto che lui non mi avesse detto nulla in quanto non voleva mettersi in mezzo, adducendo come causa quella di avere della "roba" addosso. Mi sono subito levata la giacca e in effetti avevo una vistosa macchia di liquido seminale sulla parte bassa della schiena. Furiosa e agitata ho cercato di pulire la giacca e il ragazzo mi ha subito proposto di scendere dal mezzo per andare in un posto più appartato dove lui poteva aiutarmi nel pulirmi in quanto, sosteneva, avevo anche i pantaloni sporchi (non era vero)... Dopo aver categoricamente rifiutato, sono andata dall'autista del mezzo, raccontandogli quanto accaduto e chiedendogli di chiamare la polizia, ma la risposta è stata che, se non avevo visto chiaramente il responsabile, lui non poteva fare nulla. Nel frattempo il ragazzo mi raggiungeva cominciando a condannare in maniera concitata, a voce alta, quanto mi era accaduto, aggiungendo (rivolto all'autista che nel frattempo aveva fatto ripartire il mezzo) che se fosse accaduta una cosa simile alla sorella, lui avrebbe certamente accoltellato il responsabile. In tutto ciò l'altro uomo più grande era seduto e osservava la scena con un espressione del tutto perplessa e confusa, come se non capisse cosa stesse succedendo. Mentre chiamavo al telefono per farmi venire a prendere (avevo un colloquio di lavoro e dovevo necessariamente tornare a casa a cambiarmi), il ragazzo chiedeva insistentemente se stessi chiamando la polizia, e quando sono scesa a viale Kant si è nuovamente proposto di scendere con me per "tenermi compagnia". Proposta che è stata immediatamente rifiutata.
In realtà l'unico che, date le modalità, avrebbe avuto modo di avvicinarsi a me tanto da fare quello schifo era proprio il ragazzo. L'altro uomo era troppo lontano e in più tra me e lui c'era appunto il ragazzo in questione.
Il ragazzo ha fra i 25 e i 30 anni, caucasico, di corporatura magra, altezza circa 1,70, capelli di media lunghezza e barba castano chiaro, occhi marroni, volto allungato con guance lievemente incavate. Indossava una felpa consunta con chiusura a zip color amaranto con delle grosse lettere bianche stampate sopra (forse formavano la parola Italia), jeans chiari e scarpe da ginnastica.
Ho presentato denuncia ai Carabinieri di Città Giardino, pertanto se ci sono donne a cui è capitato di essere vittima di questa persona, per questa o altra molestia simile, le invito a denunciarlo.
Denunciate sempre. Chiamate subito la polizia in modo che identifichino subito le persone potenzialmente responsabili. Scattate foto. Anche se passano giorni, settimane, mesi. Potete fare la denuncia in qualsiasi momento vi sentiate di farla entro i 6 mesi dall'evento. Anche non fosse la stessa persona o la stessa molestia. Pure che la giustizia spesso non arriva o è lenta, comunque non fategliela passare liscia MAI.
Ho sporto anche reclamo all'atac per il comportamento, del tutto inaccettabile, dell'autista che, a specifica richiesta, avrebbe dovuto chiamare la polizia e fare il possibile per prestarmi assistenza in una situazione simile.
Mi auguro che il maniaco venga preso presto e che il personale atac sia formato in maniera più adeguata per situazioni simili.