Via Laurentina e il cavalcavia pedonale dimenticato
Sono passati giorni, mesi, anni dall'inaugurazione da parte della Provincia di Roma del Cavalcavia pedonale situato su Via Laurentina, che collega il quartiere adiacente Fonte Laurentina al SuperElite. Il Cavalcavia in oggetto fu fortemente richiesto e gli abitanti del Quadrante ne furono subito entusiasti, giacché nel Quartiere circola una sola linea di Trasporto Pubblico e a seguito dell'attuazione del piano di lavoro su Via Laurentina il posizionamento del guard rail impedì di fatto l'attraversamento pedonale da un lato all'altro della Laurentina che consentiva ai residenti di recarsi alla fermata dell'autobus posizionata in loco.
Nessuno di noi poteva immaginare che la Provincia di Roma, dopo averci donato il Cavalcavia, si dimenticasse, per così dire, della sua gestione, manutenzione e pulizia. Infatti entrambi gli ascensori situati ai due estremi del ponte non sono funzionanti e se vengono aperti emanano un forte odore di urina e di escrementi umani,sommersi di immondizia di ogni tipo. Ad entrambi i lati del Cavalcavia notiamo bottiglie di birra e taniche vuote, vestiti usati, cartacce, resti di cibo impigliati tra i rovi. Nelle ore serali sono stati avvistati più volte nomadi che cercavano di ripararsi dal freddo a ridosso delle scale in ferro, che dopo aver bivaccato non si sono minimamente curati di ripulire il tutto, lasciando scatole vuote, pezzi di coperte, stoviglie in plastica. Le richieste di pulizia e manutenzione del cavalcavia da parte dei residenti sono state ignorate d'ufficio e nel Quadrante aumenta la delusione e la rabbia. Questi sentimenti già molto vivi nella coscienza collettiva si sono acuiti dopo il ritrovamento di una siringa infetta a uno dei lati del cavalcavia, a ridosso delle scale in ferro. Le portavoce del Movimento "Roma in Azione" del Municipio IX, Jessica Simonetti e Sabina Mariano, entrambe residenti nel Quadrante in oggetto dichiarano: " E' inammissibile che venga messa a repentaglio la nostra sicurezza. Il cavalcavia pedonale é un servizio pubblico e utile, ma non é concepibile che per usufruirne si debbano di fatto correre dei rischi per la nostra incolumità. Non possiamo recarci alla fermata dell'autobus tra odori nauseanti, escrementi umani, immondizia, cibo avariato e siringhe infette. La Provincia di Roma ascolti le nostre richieste, è un nostro diritto e non può essere chiuso dentro ad un cassetto".
I residenti attendono risposte dall'Ente deputato alla manutenzione e confidano, dopo quest'ennesima segnalazione, nella risoluzione del problema e nel ripristinamento di un ambiente più salubre e sicuro.