Caffè sospeso: gara di solidarietà con selfie nei bar del III Municipio
UN SELFIE AL BAR? SÌ, MA PER SOLIDARIETA'.
III Municipio: a dicembre gara di raccolta fondi per sostenere Casablu. Come? Scatta un selfie e lascia un caffè sospeso.
Un Caffè per una casa famiglia è il nome dell'iniziativa di raccolta fondi promossa dalla cooperativa sociale Spes contra spem con il patrocinio del Municipio III e che prenderà il via il 1 dicembre. Sarà possibile, nei bar che aderiscono all'iniziativa, lasciare un caffè pagato che andrà a sostenere Casablu, la casa famiglia per persone con disabilità che si trova in Via Comano 45, nel quartiere Nuovo Salario.
I bar, la cui lista è reperibile sul sito di Spes contra spem o sulla sua pagina Facebook, hanno accettato di gareggiare tra loro in questo contest di solidarietà. Ogni settimana gli organizzatori divulgheranno la classifica aggiornata: una vera gara di solidarietà a colpi di caffè!
Non solo i bar, però, sono in competizione. Anche i clienti contribuiranno, utilizzando l'hashtag #uncaffepercasablu, potranno postare su Facebook o Twitter la foto del proprio caffè e partecipare così al concorso fotografico legato all'iniziativa. La foto più simpatica verrà scelta come simbolo della seconda edizione di Un caffè per una casa famiglia. Il vincitore riceverà inoltre altri simpatici premi ed una serata con un amico al Teatro 7 di Michele la Ginestra.
Per maggiori informazioni sull'iniziativa si può contattare
Stefano Salvi al 3492535688
Oppure scrivere a stefano@spescontraspem.it
Casablu ospita dodici persone con disabilità fisica e psichica. I fondi che verranno raccolti attraverso questa iniziativa andranno a sostenere le attività di fisioterapia e riabilitazione fondamentali per la salute degli abitanti della casa.
Oltre casablu Spes contra spem gestisce altre case famiglia per persone con disabilità, minori in difficoltà e ragazzi neo-maggiorenni. Promuove progetti per l'inserimento lavorativo dei giovani e di tutela degli anziani soli. Ha inoltre da poco curato "la carta dei diritti delle persone con disabilità in ospedale", documento presentato già nei maggiori ospedali italiani.