LETTORI - Allargamento Via Boccea: il silenzio del cantiere chiuso
Davvero per la vicenda del raddoppio di Via Boccea da via Mingazzini a via di Selva Candida è difficile trovare ancora altre parole.
Il cartello di apertura del cantiere ricordialmolo - dopo una storia durata quasi vent'anni - porta la data dell'8 gennaio 2013, 236 i giorni necessari per l'esecuzione dei lavori. Ma poi gli scavi archeologici, il ritrovamento di una strada romana e di una necropoli etrusca, il necessario lavoro di catalogazione e la successiva autorizzazione alla copertura degli scavi, fino all'annuncio ufficiale sul n. 5/2013 (pag. 5) di "Municipio 18", il mensile istituzionale di informazione ai cittadini, che entro Natale 2013 (così in copertina!) sarebbe dovuta iniziare "la costruzione delle carreggiate e delle quattro rotatorie, a cominciare dalla bretella che da via di Casalotti porterà a via Boccea". Nello stesso articolo si legge che "l'assessore Masini ha quantificato in circa un anno e mezzo il tempo necessario a vedere l'intera opera conclusa e aperta al traffico".
Ora, dicembre è decisamente passato e sul cantiere non c'è traccia di movimento, né macchine, né operai.
Tra l'altro ci stupisce che per realizzare questa importante opera viaria invece dei 236 giorni, così come stabilito nella determinazione dirigenziale n. 1999 del 19 dicembre 2012 con la quale Edil Moter si aggiudicava definitivamente i lavori, saranno necessari 548 giorni.
I conti proprio non tornano. E nel n. 6/2013 di "Municipio 18" oltre che sul sito istituzionale del Municipio non troviamo alcuna comunicazione che riguardi il "Cantiere Boccea".
Chiediamo al Presidente Valentino Mancinelli di non lasciare che le notizie vengano date senza che ci sia una successiva verifica sulla loro effettiva veridicità. I cittadini hanno diritto ad essere informati dai loro amministratori e il silenzio su questioni che rivestono un grande interesse per la collettività come è appunto l'allargamento della via di Boccea, umilia ogni singolo elettore.