A Selva Candida un sogno
APRIAMO I CANTIERI PER LA COSTRUZIONE DELLE STRADE!
È il titolo della petizione lanciata dal Comitato Selva Candida perché dopo l'apparizione del cartello che annunciava l'inizio dei lavori per la realizzazione del Centro Commerciale CMB, dallo scorso mese di giugno sono al lavoro anche i primi operari e le prime macchine per movimento terra.
La storia del Centro Commerciale va avanti da quasi dieci anni, da quando cioè nel 2007 si decise di abbattere l'ex complesso Alitalia e il terreno fu acquistato all'asta dalla società CMB di Carpi.
Nel 2010, con una esplosione, il grande mostro di cemento venne abbattuto, portando al suolo circa 230.000 metri cubi di materiale che la nota società si impegnò a smaltire.
Il progetto sull'area è quello di realizzare un Centro Commerciale e un comprensorio residenziale con circa 300 appartamenti insieme tanti servizi a partire dalle scuole. Per quanto riguarda il centro commerciale, dapprima si parla di una struttura che doveva superare per dimensione l'IKEA dell'Anagnina, poi il progetto viene ridimensionato dalla Regione Lazio e nel 2014, durante un'assemblea pubblica organizzata dal Comitato Selva Candida, il rappresentante per CMB, Daniele Monteneri, insieme a figure istituzionali del Comune di Roma Capitale, parla di 3 megastore e 70 negozi e afferma che il centro commerciale "inizierà ad essere costruito non prima di un anno da oggi e comunque non prima di aver avviato le opere viarie necessarie".
Sì, perché in questa vicenda un elemento importante era stato sottolineato sin dal 2007: nessun progetto può prendere forma su quel terreno se prima non si provvede a realizzare alcuni importanti opere di viabilità: la bretella Cremolino-Casal del Marmo, il raddoppio di Via di Selva Candida, il prolungamento di via Casorezzo con Esperia Sperani.
Tutto chiaro!
A partire dal 2013, poco prima che termini la legislatura Alemanno, cominciano a susseguirsi una serie di appuntamenti per l'inizio dei lavori legati soprattutto alla prima delle opere viarie in programma, la bretella Cremolino-Casal del Marmo, appuntamenti puntualmente disattesi.
E poi… e poi ecco apparire il 27 dicembre 2015 il cartello che in maniera definitiva certifica l'inizio dei lavori, non per realizzare le strade, ma per realizzare il centro commerciale.
Per nulla chiaro dunque quello che è accaduto!
È certo invece che senza queste strade l'area che interessa una popolazione di circa 70.000 abitanti (Selva Candida, Selva Nera, Casalotti, Palmarola, Ottavia) diventerà una vera e propria prigione sotto il cielo.
Mio padre per insegnarmi che la dimensione collettiva è quella vincente nella vita, mi ripeteva spesso quando ero ragazzina una frase che mi torna spesso in mente pensando a questa vicenda di Selva Candida "dove sputa un popolo, si avvia un fiume".
Lo "sputo" del singolo è destinato a rimanere una banale personale soddisfazione, un fiume sarà impossibile ignorarlo.
E la petizione ci offre la possibilità concreta di dar vita al nostro fiume!
https://www.change.org/p/apriamo-i-cantieri-per-costruire-le-strade-a-selva-candida
Ida Dragonetti