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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Festa del papà ai tempi del Coronavirus, i pensieri dei papà romani tra paura e speranza

In questa Festa del papà molto diversa dalle altre, abbiamo voluto raccogliere pensieri ed emozioni di tanti papà romani che trascorreranno questa giornata vicini o distanti dai loro figli

Sarà una Festa del papà molto diversa dalle altre quella che tutti i papà d'Italia festeggeranno quest'anno. L'emergenza Coronavirus, le restrizioni imposte al Governo per limitare i contagi, infatti non permetteranno di organizzare cene in famiglia, di andare al ristorante, di bussare alla porta del proprio papà con un vassoio pieno di bignè di San Giuseppe. Il desiderio di un abbraccio, di un bacio, di un momento semplice accomuna padri e figli di tutta Italia in questo giorno ed è per questo che Romatoday ha voluto raccogliere emozioni, sensazioni, pensieri di tanti papà romani.

Ci sono papà di figli piccoli e papà di figli ormai grandi che hanno preso la loro strada e vivono in altre case, città, nazioni. Ci sono papà separati ed altri in isolamento. Tante storie, diverse, accomunate da paura, speranza e voglia di sorridere comunque in questo giorno speciale.

Le testimonianze dei papà romani

"Il giorno della festa del Papà il pensiero dei figli va un po' di più verso il loro padre e quello dei padri un po' di più verso i loro figli - ci dice  Giuseppe, 59 anni, papà di due figlie grandi - il mio augurio in questo giorno, soprattutto per i genitori che non hanno la possibilità di festeggiare fisicamente con i loro figli, è quello di avere sempre nel cuore questo 'stato di festa'".

"Nessuna festa del papà è scontata - ci dice Marco, papà di una figlia trentenne e nonno -  gli auguri in videochiamata di mia figlia non sono di certo la stessa cosa che trascorrere del tempo insieme, ma io resto a casa, perché questo mi permetterà di vivere Feste del papà migliori i prossimi anni".  

"Come papà vivo preoccupato principalmente per mia figlia - ci racconta un altro papà - sono divorziato e non vivendo con lei non ho la possibilità di rassicurarla in questo momento, se non attraverso telefonate e videochiamate. La speranza è che tutto si concluda in fretta. Ad oggi posso solo dire che questo tempo mi sta insegnando a non dare nulla per scontato".

La Festa del papà ai tempi del Coronavirus è anche l'occasione per vivere questa giornata con i propri figli, come ci raccontano Marco e Roberto, papà, rispettivamente di una bambina di 4 anni e di un bambino di 5 anni. "Sono contento di poter passare più tempo con la mia famiglia e con la mia piccola - ci dice il primo - ma la paura per la nostra salute e per il lavoro è tanta. Per lei è un sogno poter vivere il papà tutti i pomeriggi, dall'altro lato, però, avendo un lavoro autonomo, la notte è difficile prendere sonno".

"Avrò la possibilità di trascorrere tutta la giornata insieme a mio figlio cosa che non sarebbe stata possibile nella normalità, perché avrei lavorato tutto il giorno - ammette il secondo - purtroppo, però, non potrò fare gli auguri di persona ed abbracciare il mio di papà".

C'è anche chi trascorrerà questa giornata in isolamento dai propri figli e non ci nasconde un po' di tristezza per questo. Ma la protezione della propria famiglia è il gesto d'amore più grande in un tempo così duro. Perché il coraggio di un papà non si misura di certo dalla forza dei suoi muscoli.

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