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VIDEO | Il numero chiuso diventa maggiorenne: la protesta degli studenti a La Sapienza

La protesta di stamattina, martedì 4 settembre, delle organizzazioni studentesche a La Sapienza in occasione dei test d’ingresso per la facoltà di Medicina

Un appuntamento consueto, “ma sempre importante per ribadire la nostra contrarietà al numero chiuso nelle università”. A parlare è il coordinatore nazionale di Link, Alessio Bottalico, con indosso il camice da medico e il viso pitturato di bianco: “Il problema è garantire il diritto alla salute per tutti e tutte vista la carenza di medici nelle strutture sanitarie - sottolinea - per questo nel nostro striscione abbiamo scritto ‘medici fantasma’, e il numero chiuso a queste facoltà limita di fatto la formazione di futuri dottori di cui abbiamo bisogno”.

All’ingresso de La Sapienza, da piazzale Aldo Moro, si possono vedere anche pacchetti regalo con il cartello “auguri per il tuo 18esimo compleanno”: “Il numero chiuso diventa maggiorenne e abbiamo pensato di organizzare una festa anche se c’è poco da festeggiare per il milione di studenti che si sono visti negare l’opportunità di avviare i propri studi”, sottolinea a Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale di Edu (Unione degli universitari). “Dicono che i test di ingresso servono a mantenere un numero tale di studenti in grado di garantire la qualità del percorso di studi - dice Alessio Angelici, segretario romano del Fronte della gioventù comunista -, per noi invece servono maggiori investimenti e meno tagli nel sistema universitario”.

Il Rettore della prima università di Roma, Eugenio Gaudio, risponde agli studenti in protesta: “Ricordo bene quello che significa studiare medicina senza numero chiuso, ovvero che la maggior parte degli studenti non riesce a seguire le lezioni o fare pratica sui malati - spiega -. Questi non sono i medici che vogliamo”.

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