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Campanella stonata per gli studenti romani: dalle aule senza banchi agli asili chiusi per lavori

L'8 per cento delle scuole ha problemi con gli arredi scolastici che non arrivano. E solo il 7,2 ha il certificato di agibilità

C'è chi al rientro rischia di far lezione in piedi. Chi si è ritrovato con strutture chiuse per lavori in corso, chi fa i conti con gli ormai classici cumuli di rifiuti a pochi metri dall'ingresso. Dagli asili, nidi e dell'infanzia, alle classi delle superiori il rientro a scuola per gli studenti romani, previsto quasi per tutti lunedì 16 settembre, fa i conti anche stavolta con una lunga lista di grane da risolvere. In primis, la penuria di arredi. Dai banchi alle sedie alle cattedre sempre in numero insufficiente ad accogliere tutti gli alunni. 

All'istituto comprensivo Villaggio Prenestino, per dire, due classi risultano completamente vuote. Forniture sotto le necessità anche al liceo scientifico Newton di viale Manzoni e al classico Albertelli di viale Daniele Manin. Parlando in numeri, siamo intorno all'8 per cento di istituti sguarniti. Il dato è stato estrapolato dall'Associazione nazionale presidi del Lazio, alle prese con decine e decine di mail di segnalazioni che arrivano dai dirigenti scolastici. "In alcuni casi le richieste alla Città Metropolitana sono cominciate già a febbraio - commenta a RomaToday il presidente dell'Anp Lazio Mario Rusconi - speriamo che stavolta le risposte siano rapide e che la fornitura arrivi per tutti in tempo"

A banchi e sedie assenti poi si aggiungono i tanti interventi di manutenzione dell'edilizia scolastica che restano lettera morta. Stando all'ultimo dossier di Legambiente Ecosistema Scuola del 2018, solo il 7,2% ha il certificato di agibilità. Quello antincendio poi è presente solo nel 15,4% degli istituti. Lavori che anche quando partono hanno i proverbiali tempi eterni dei cantieri dell'Urbe. Nell'XI municipio ben sette nidi hanno subito ritardi nelle riaperture, due in zona Ponte Milvio, Farnesina e Galline Bianche, apriranno il 1 ottobre. 

Anche alla scuola Regina Margherita, sempre per adeguare alla normativa gli impianti antincendio, i lavori sono in corso. "Siamo un po' in ritardo - ammette l'assessore alla scuola del I municipio a guida Pd Giovanni Figà Talamanca - avremo qualche disagio nella prima settimana perché una saletta del refettorio non è utilizzabile, i bambini mangeranno nel corridoio antistante". L'assessore però rivendica una serie di interventi in corso d'opera in tutto il municipio, dal Centro storico a Prati. "Entro il 2020 puntiamo a ottenere l'adeguamento normativo per il 60% delle scuole elementari e medie, e di tutti gli asili e le materne". Costo dell'operazione? "Stimiamo circa 5 milioni di euro di lavori. Lo sapremo meglio quando i progettisti avranno portato a termini il lavoro". 

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