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Venerdì, 19 Aprile 2024
Scuola

Scuola, classi al gelo? Gatta: "Tanto rumore per nulla, sono solo 13 i casi di impianti rotti"

L'assessora ai Lavori pubblici invitata in commissione Scuola, commenta i dati forniti dal dipartimento Simu

Sono "solo 13" i casi di istituti con il riscaldamento rotto e non funzionante. Pochi per l'assessore ai Lavori pubblici Margherita Gatta, che in commissione scuola sminuisce il problema delle classi al gelo. Chiamato in audizione a dare i dati, dopo le tante denunce delle opposizioni che raccolgono ogni giorno segnalazioni di genitori, alunni, insegnanti, è l'ingegner Cafaggi del dipartimento Simu: su 1068 scuole di competenza comunale, 13 appunti sono quelle dove i termosifoni non funzionano proprio. 

Poi però ci sono circa 6mila segnalazioni di disservizi di vario genere: classi fredde con impianti appena tiepidi o che si accendono e spengono in orari che non garantiscono un clima confortevole. Ma Cafaggi precisa: "Molto spesso provengono non solo dalla stessa Scuola, ma dalla stessa classe". In questo modo, "non si dà il tempo alla ditta di intervenire e - ha aggiunto Gatta - si ingolfa il lavoro degli uffici che ogni volta devono verificare se quella segnalazione l'hanno lavorata o meno". Secondo la titolare ai Lavori pubblici, "ci sono state segnalazioni che sono state ripetute anche 500 volte nell'arco di poco tempo". 

Dunque, nella stragrande maggioranza delle scuole, secondo quanto risulta agli uffici, non ci sarebbero particolari problemi. A occuparsi delle manutenzioni e dei controlli è il personale della Cpl Concordia, l'azienda aggiudicatoria dell'appalto gestito da Consip: 82 milioni di euro, per 6 anni, per la fornitura di gasolio e, appunto, gli interventi sui guasti. "E' la Cpl a fare i controlli ai termosifoni, e la temperatura di 20 gradi (quelle delle caldaie stabilita dalla legge, nazionale ed europea, ndr) è sempre garantita" assicura Cafaggi. Tranne, appunto, i suddetti 13 casi, accertati, che ancora aspettano interventi.  

Come spiegare quindi i disservizi, segnalati anche dai presidi che addirittura a inizio anno parlavano di un'anomalia su quattro? Secondo l'assessore Gatta e anche la presidente della commissione Scuola Maria Teresa Zotta: "Molte delle strutture scolastiche sono obsolete, gli infissi vecchi e in queste condizioni è difficile mantenere una temperatura adeguata". 

A questo proposito, è stata anche bocciata la proposta avanzata da alcuni consiglieri di opposizione - su tutti Lavinia Mennuni di Fdi - di sollecitare la sindaca per rivedere il limite di 20 gradi, portandolo a 22, almeno per alcuni istituti in emergenza. Perché, ha spiegato Zotta, "non è possibile andare in deroga alla normativa nazionale, neanche con un'ordinanza".

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