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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Scuola

Asili nido, arriva il bando atteso dal 2016: sette le scuole in concessione

Pubblicato il bando sui nidi annunciato 15 mesi fa

Era atteso già nel giugno del 2016. Invece è arrivato a settembre del 2017. Il Comune ha avviato la procedura per l'affidamento in concessione della gestione di sette nidi per l'infanzia. Sono distribuiti a macchia di leopardo nel territorio cittadino. Due si trovano nel IX. Gli altri sono dislocati a San Basilio, Val Cannuta, Pietralata, Colli Portuensi e nel municipio VI a largo Rotello, zona Lunghezza.

"Detto fatto" aveva annunciato ad agosto del 2016 la Sindaca Raggi, proprio in riferimento al "completamento dell'iter che consentirà l'apertura dei nidi in concessione al termine delle vacanze estive". Dopotutto "questo è quel che ci distingue da chi ha amministrato Roma negli ultimi anni: quando noi diciamo una cosa, la facciamo, soprattutto se riguarda i diritti dei nostri bambini" aveva precisato. C'è voluto un po' più tempo del previsto. Per l'esattezza quindici mesi. Nel frattempo,   è stato necessario ricorrere a delle proroghe, per garantire la prosecuzione di un servizio cui fruivano 600 bambini romani e che dà  lavoro a circa 200 dipendenti. 

La famiglia come spot elettorale

Ancora prima, la Sindaca aveva dichiarato che " Quello dei nidi in concessione è un tema sul quale ho voluto dedicarmi personalmente e fin dalla prima assemblea capitolina, poco prima che pronunciassi il mio discorso di insediamento, ho ricevuto in Campidoglio una delegazione di mamme ed educatrici". Lo aveva dichiarato in un post su facebook a luglio del 2016.  "Ebbene" annunciava Raggi "dopo esserci messi al lavoro siamo riusciti a sciogliere i nodi e a settembre i nidi in concessione assicureranno come sempre il servizio. Questo è un piccolo messaggio a tutte le famiglie romane: finora i partiti, in gran parte dei casi, avevano infatti sempre usato la famiglia come uno spot elettorale, ignorando che ciò che bisogna garantire sono invece i semplici servizi.

Un'arrampicata sugli specchi

Poi è arrivata la decisione del Dipartimento delle politiche scolastiche che decise di sospendere il bando "in autotutela". In sostanza il prezzo fissato per ogni posto nei nidi, era stato ritenuto insufficiente a garantire un reale ritorno economico dei concessionari. Una decisione presa dalla componente tecnica del Comune, e poi ribadita dall'Anac le cui considerazioni, dichiarò l'assessora Baldassarre, "sono in linea con la decisione di revocare il bando, già adottata a settembre dalla nostra Amministrazione, e quindi ci confortano in merito alla correttezza delle azioni da noi intraprese". Un'affermazione paradossale, visto che era stata la stessa Sindaca a sbandierare, "detto fatto, "un risultato poi disconosciuto dal Dipartimento politiche scolastiche.  La saga degli asili nido in concessione si chiude qui, con l'attesa procedura per l'affidamento in concessione appena pubblicata. Ne resta fuori, come sempre, quello di via Trafusa, nel quartiere di Torrino Mezzocammino. E' pronto da anni. Ma quella è un'altra storia.

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