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VIDEO | Alternanza scuola-lavoro, dal liceo scientifico Newton: “Sfruttati in un call center”

Abbiamo incontrato un gruppo di studenti del liceo scientifico Newton di viale Manzoni che, attraverso la Rete degli studenti medi, denunciano di dover seguire una convenzione “lontana dal nostro percorso di studi, visto che è di fatto un call center”.

“Ci sentiamo sfruttati”, “lavoro monotono e che nulla ha a che fare con le materie scientifiche”, “spesso chi risponde al telefono ci insulta e ci tratta mala”. Queste sono solo alcune delle frasi che abbiamo raccolto tra i ragazzi che, all'ultimo anno, devono conseguire le duecento ore obbligatorie di alternanza scuola-lavoro presso un'azienda che ha, come oggetto sociale, “l'acquisto, la vendita, il restauro di beni mobiliari” e con la quale il liceo scientifico Isacco Newton ha stipulato una convenzione a partire da quest'anno scolastico. Il “lavoro” offerto agli studenti, dal racconto di chi lo sta svolgendo ogni giorno e che ha scelto di parlare mantenendo l'anonimato, “consiste solo nel fare delle chiamate a dei professionisti, architetti e designer per lo più, con lo scopo di avere il loro indirizzo e-mail e di inviargli dei contenuti della società”.

“Ci chiediamo che valenza formativa possa avere un progetto come questo – dice Andrea Russo, coordinatore per il Lazio della Rete degli studenti medi – noi crediamo nell'alternanza scuola-lavoro perché può essere una grande opportunità per i ragazzi, ma deve essere fatta bene e soprattutto monitorata dalla dirigenza scolastica. Per noi questa convenzione va annullata – continua -, anche perché c'è un grosso conflitto di interessi per noi, visto che il 49% delle azioni di questa società appartengono al professore che, fino allo scorso anno, era referente per l'alternanza al liceo Newton”.

LEGGI LA REPLICA DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA

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