Wind Tre, è il giorno dello sciopero: "No a trasferimenti da Roma a Milano"
Sciopero nazionale per i lavoratori della compagnia telefonica, tra trasferimenti ed esternalizzazioni "a rischio 350 posti di lavoro"
Per i lavoratori di Wind Tre è il giorno dello sciopero nazionale. Dopo quello che ha coinvolto il comparto finanza e controllo con i dipendenti a protestare per i "trasferimenti forzosi" da Roma a Milano, il blocco degli straordinari e delle reperibilità, gli impiegati nella compagnia telefonica oggi 11 aprile incroceranno le braccia per tutto il turno di lavoro.
Wind Tre: è il giorno dello sciopero
Una protesta contro trasferimenti ed esternalizzazioni destinati a colpire, secondo le stime di Slc Cgil, almeno 350 posti di lavoro.
Così in Wind Tre è sciopero. "Una mobilitazione contro progetti aziendali sbagliati e per avere un coerente piano di sviluppo aziendale" - ha detto Riccardo Saccone, segretario nazionale Slc Cgil.
I lavoratori di Wind Tre contro trasferimenti ed esternalizzazioni
Una giornata importante per la vertenza Wind Tre con lo sciopero che arriva dopo una moltitudine di iniziative per protestare contro i possibili trasferimenti da Roma a Milano e le ipotesi di cessione di ramo d'azienda.
A Roma la battaglia è tutta contro l'ipotesi del trasferimento del reparto Finance nel capoluogo lombardo: "Una decisione che costringerà molti di noi a rinunciare al lavoro" - avevano denunciato i dipendenti chiedendo a Wind Tre un dietrofront, la ricollocazione in altri rami ambientali o la previsione di telelavoro e smartworking. "Al 90%" - l'adesione allo sciopero del comparto di Parco de' Medici che si è tenuto lo scorso 2 aprile.
I lavoratori di Wind Tre tra scioperi e disperazione: "Siamo spalle al muro, a Milano o licenziati"
Il sindacato: "Management abbandoni strade pericolose"
Sulle richieste alla dirigenza della compagnia delle telecomunicazioni dal sindacato nessun passo indietro.
"È opportuno che il management aziendale - ha proseguito il sindacalista - rifletta attentamente e valuti di abbandonare strade pericolose e decida di provare a gestire il futuro dell'azienda con il sindacato. Dimostri il coraggio - l'esortazione di Saccone - che stanno mettendo in campo i lavoratori in queste ore".