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Campidoglio, Renzi si appella al Pd: "Non attacchiamo Virginia Raggi"

Il premier si è appellato al Pd intervenendo al termine della festa nazionale dell'Unità a Catania. Anche il Vaticano ammorbidisce i toni: "Giusto darle il tempo di lavorare"

"Vi chiedo un impegno, un piccolo sacrificio: non attacchiamo Virginia Raggi. Rispettiamo il voto dei cittadini di Roma". Suona come una tregua stipulata in un campo minato l'appello che il premier Matteo Renzi ha lanciato ieri ai 'suoi' chiudendo la festa nazionale dell'Unità a Catania. Il Presidente del Consiglio, nel corso del suo discorso, ha abbandonato per un attimo le questioni nazionali, riforma costituzionale in primis, per dire la sua in merito a quanto sta accadendo nella Capitale e che ha coinvolto anche i vertici nazionali del Movimento cinque stelle. "Facciamo vedere che noi siamo diversi da chi pensa che la politica sia guerra nel fango". 

Una presa di posizione forte in un momento in cui, proprio il Campidoglio è sempre più orientato a opporsi al progetto olimpico per Roma, progetto su cui si è spesso speso anche lo stesso Renzi. "Questo non significa abbassare la guardia" ha aggiunto. "Questa è la differenza tra noi e loro: noi siamo quelli che le istituzioni le rispettano sempre, non quando c'è uno dei nostri a governare. C'è il Pd, ma prima del partito ci sono le istituzioni. C'è l'Italia. Noi non sacrifichiamo un ideale del paese per un interesse di partito. E ogni riferimento alle Olimpiadi è puramente casuale".  

Intanto anche dal Vaticano arrivano dichiarazioni che raffreddano i toni di quanto sollevato dall'articolo pubblicato nei giorni scorsi sull'Osservatore Romano che aveva denunciato lo stato di abbandono di Roma. Le parole del quotidiano dela Santa Sede erano state lette da una serie di organi di stampa come un attacco alla sindaca ma l'arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato vaticano, ha precisato: "La Santa Sede non interviene sull'operato di una Giunta e non esprime giudizi politici di sorta, a meno che non si neghino diritti fondamentali della persona"  ha spiegato in una intervista al Corriere della Sera. "A Roma lo stiamo dicendo da anni che la città è abbandonata. E' giusto dare al nuovo sindaco, Virginia Raggi, il tempo di lavorare e affrontare i problemi cronici della città, che non possono dipendere dall'attuale amministrazione ma che certamente devono trovare al più presto una soluzione". 

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