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Violenza sulle donne, nel Lazio raddoppiano i centri di assistenza

La giunta regionale ha approvato lo stanziamento di 3,9 milioni di euro. I centri antiviolenza, le case rifugio e quelle per la semi-autonomia passano da 19 a 38

3,9 milioni di euro per aumentare i centri antiviolenza sul territorio di Roma e del Lazio. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere la giunte regionale del Lazio ha approvato una delibera che prevede uno stanziamento complessivo di 3,9 milioni di euro, 2 dal bilancio e 1,9 di fondi statali, per portare da 19 a 38 la rete dei centri antiviolenza, case rifugio e case per la semi-autonomia. In questo modo anche le province di Rieti e Viterbo, fino ad oggi senza strutture di riferimento, avranno dei centri. Gli interventi sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa all'Accademia L'Oreal a Roma, dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l'assessore alle Politiche sociali, Rita Vasini, e i consiglieri Marta Bonafoni (Per il Lazio) ed Eugenio Patanè (Pd), che hanno accompagnato alla Pisana il percorso della legge contro la violenza, primo firmatario Simone Lupi (Pd), approvata a marzo scorso.

DOVE SONO I CENTRI - "I centri antiviolenza, ovvero le strutture che fanno prima accoglienza verso le donne vittime di violenza e che ospitano anche servizi di ascolto, consulenza e animazione culturale sul territorio, passano da 8 a 21” ha spiegato Visini. “Attualmente esistono 4 centri in provincia di Roma, 1 a Latina, 3 a Frosinone e nessuno nelle province di Rieti e Viterbo. La delibera ne istituisce altri 13: 6 a Roma, 3 a Latina, 2 a Frosinone, 1 a Rieti e 1 a Viterbo. Per l'avvio e il primo anno di funzionamento di ciascun centro di nuova istituzione la Regione stanzia circa 58mila euro, mentre assegna 30mila euro per ogni centro già in funzione".

AUMENTANO LE CASE RIFUGIO - "Alle 8 case rifugio esistenti, invece- ha detto ancora Visini- se ne aggiungono altre 5. Le case rifugio sono le strutture protette che ospitano le donne vittime di violenza che corrono un pericolo concreto, anche con eventuali figli minori. Oggi la provincia di Roma ne ha 5, mentre 2 si trovano in provincia di Latina e 1 a Frosinone, per un totale complessivo di 97 posti. In ognuna delle 5 province verrà aperta una nuova casa da 7 posti: alla fine il Lazio ospiterà quindi 13 strutture per un totale di 132 posti. Alle case rifugio esistenti la Regione assegna 1,1 milioni di euro, mentre 350mila euro andranno alle case di nuova istituzione, 70mila euro a struttura".

UNA CASA PER LA SEMI-AUTONOMIA - Inoltre, ha precisato ancora Visini, "verrà aperta anche una nuova casa per la semi-autonomia, una struttura che ospita donne in uscita dal percorso di violenza che stanno raggiungendo l'autonomia economica e lavorativa. La nuova casa sorgerà in provincia di Roma, dove attualmente ne funzionano altre due (una aperta proprio nel 2014 con il finanziamento della Regione). Un'altra struttura si trova in provincia di Latina. Alle tre case esistenti la delibera assegna complessivamente 100mila euro, mentre 60mila euro sono destinati all'apertura della nuova struttura”.

RETI ANTIVIOLENZA - Infine, con la delibera si stanziano 170mila euro per l'attivazione delle reti territoriali antiviolenza, ovvero quei servizi, come gli sportelli informativi antiviolenza, frutto della collaborazione tra istituzioni, enti locali, cooperative sociali e associazioni di volontariato. Nel 2013 erano 10 gli sportelli antiviolenza: 8 in provincia di Roma, 1 a Frosinone e 1 a Rieti. Il finanziamento 2014 consentirà di aprire altri 5-7 sportelli e di coprire tutte le province".

IL PROGETTO - Nel corso della conferenza stampa è stato anche presentato il progetto della scuola dei parrucchieri 'I Sargassi', il collaborazione con L'Oreal e in accordo con Solidea, per un percorso professionale di acconciatore completo rivolto a 5 donne vittime di violenza grazie a cui consentire un inserimento lavorativo e un successivo avviamento verso la totale autonomia e indipendenza.

ZINGARETTI - "Il Lazio cambia anche nell'attenzione nei confronti delle donne e di coloro che hanno subito violenza. Noi vogliamo evitare che oltre l'onta della violenza fisica, si aggiunga la violenza della solitudine. Avevamo promesso una nuova legge e l'abbiamo fatta: punta sulla prevenzione, sull'informazione, sulla sensibilizzazione nelle scuole e poi soprattutto raddoppiamo i centri antiviolenza” ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. "Prima il Lazio- ha ricordato- investiva 250.000 euro l'anno, ora invece 4 milioni, e raddoppieremo i centri sia di accoglienza sia di ascolto sia di semi autonomia, quei luoghi in cui chi è stata vittima di violenza in famiglia e si trova in una condizione di disagio può essere accompagnata e reinserirsi nel mondo del lavoro. Questo è il modo più corretto di avvicinarci a giornate come questa, non fare promesse ma rispettare gli impegni e assumere decisioni concrete. Questo è stato possibile grazie all'impegno del Consiglio regionale e della Giunta”.

BONAFONI - Ha detto la vicecapogruppo di Per il Lazio alla Pisana, Marta Bonafoni: "La concretezza arriva dalla cabina di regia che riuscirà ad applicare la trasversalità delle politiche, dal lavoro alla casa, dal sociale alla cultura fino alla scuola contro la violenza di genere. La concretezza ha l'Osservatorio come elemento detentore di dati utili alle politiche di contrasto. Un anno fa non avrei immaginato un risultato così immediato, che la Regione ha ottenuto mettendo insieme diversi soggetti in soli 20 mesi".

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