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Carceri: Lo Cascio rinuncia, non sarà il garante dei detenuti

Vincenzo Lo Cascio, nominato da Alemanno garante dei detenuti, lascia il suo incarico per ragioni di incompatibilità con il suo ruolo nell'amministrazione penitenziaria

Vincenzo Lo Cascio, nominato pochi giorni fa dal sindaco Alemanno come nuovo Garante dei detenuti di Roma, lascia il suo incarico. La sua nomina destò da subito numerose polemiche, infatti, Lo Cascio è un funzionario del DAP, il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e, la scelta di un membro della polizia penitenziaria per questa carica non piacque a tanti.


Quindi, la notizia: Lo Cascio, per ragioni personali e di incompatibilità con il ruolo ricoperto presso l'amministrazione penitenziaria, ha deciso di rinunciare a questo compito. A renderlo noto è proprio il Campidoglio attraverso un comunicato: “Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha preso atto di questa rinuncia. Lo Cascio, in ogni modo, continuerà a collaborare con il Campidoglio per il miglioramento delle condizioni di detenzione nella Capitale.”


La critica più efferata arrivò da Francesco Storace che dichiarò: “Dopo la nomina di un appartenente al Dap come garante comunale dei detenuti ci aspettiamo, coerentemente, Alemanno nomini Dracula all'Avis". Perplessi erano anche Ugo Cassone del Pdl e Alessandro Cochi, il delegato del sindaco allo Sport.
Polemiche anche a sinistra e da parte delle associazioni. Polemiche destinate a sopirsi in attesa di scoprire chi sarà nominato al posto di Lo Cascio come garante dei detenuti. Quel che viene da domandarsi è il senso di una nomina discutibile in partenza e che ha portato al rifiuto dell'interessato in pochi giorni per ragioni di incompatibilità.

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