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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Vigili pronti alla lotta: dai sindacati ultimatum al Campidoglio

Domani un'assemblea generale dalle 11 alle 17 per chiedere il rispetto degli accordi presi dall’Amministrazione Comunale nel suo primo anno di attività. “Se il Sindaco non mantiene le promesse”, fanno sapere tutti i sindacati, “si aprirà una vertenza”

O verranno stabilizzati i 500 vigili urbani assunti a tempo determinato o si aprirà una durissima vertenza. Non usano giri di parole i rappresentanti di tutte le sigle sindacali, CGIL FP, CISL, UIL F.P.L., CSA, UGL, della Polizia Municipale di Roma, che hanno indetto per domani 9 ottobre un’assemblea generale, dalle 11 alle 17, presso il Comando Generale del Corpo in Campidoglio per chiedere il rispetto degli accordi presi dall’Amministrazione Comunale nel suo primo anno di attività.

“Gli impegni presi vanno rispettati e il sindaco Alemanno lo dovrebbe sapere visto che dal giorno della sua elezione, se non già in campagna elettorale, parlava della stabilizzazione di questi nostri 500 colleghi eppure, dopo una serie di accordi e protocolli d’intesa firmati insieme, la loro  stabilizzazione non è ancora stata raggiunta – afferma Marco D’Emilia della CGIL. “Il sindaco parla a noi di senso di responsabilità, quando sappiamo bene che nel bilancio capitolino ci sono i soldi per la loro messa a tempo indeterminato, la sicurezza a Roma si fa con le risorse umane, con gli investimenti e non con gli spot, adesso vogliamo risposte certe dal Campidoglio, per questo domani all’assemblea ci aspettiamo 2000 vigili urbani perché è tutto il corpo della Polizia Municipale romano ad essere chiamato in causa”.

Ma facciamo brevemente un passo indietro per capire di quali accordi si parla. Nel dicembre 2006, grazie ai poteri speciali conferiti all’allora Sindaco Veltroni dal Governo Prodi,  vennero assunti 500 vigili urbani a contratto determinato fino al 31 dicembre 2008. Cambia la legislatura, viene eletto Sindaco Alemanno, il quale già in campagna elettorale aveva prospettato la stabilizzazione di questi 500 vigili, e infatti il 6 agosto 2008 viene firmato un accordo con tutte le sigle sindacali che posticipa la scadenza del loro contratto al 1 gennaio 2009, con l’impegno del Sindaco verso il Governo per avviare una modifica del quadro normativo che portasse ad una loro stabilizzazione definitiva.

L’iter prosegue poi il 13 maggio 2009, con un altro accordo tra le parti in causa che ribadisce pressoché le stesse condizioni del precedente, segue la mancata conversione in legge dell’atto del Senato 1167 per cui anche il limite massimo del 30 giugno 2009 per la stabilizzazione dei 500 precari  viene meno. Da questo momento è un susseguirsi di eventi, seguono richieste di incontro  con l’Amministrazione comunale da parte delle OO.SS., la prima  il 21 luglio 09’,esito negativo, l’8 settembre 2009, nessuna risposta, viene allora indetta l’assemblea del 22 settembre e qualcosa sembra muoversi, il Campidoglio convoca un tavolo di confronto il 28 settembre , ma si conclude con un nulla di fatto, che spingerà i sindacati a convocare per il giorno seguente, il 29, due nuove assemblee in cui verrà decisa la grande assemblea generale di domani 9 ottobre.

E dall’aria tesa che si respira tra i lavoratori e i loro rappresentanti, si capisce che quella di domani sarà solo la prima mossa di una lunga battaglia che, ne sono certi gli organizzatori, continuerà fino a quando dall’Amministrazione comunale non arriveranno segnali inequivocabili, l’assunzione indeterminata di questi 500 lavoratori.

“Rispetto ai 9000 vigili urbani che secondo una legge regionale dovrebbero operare su Roma, molti di più degli 8350 che si prevedono nel 2011, la dotazione organica presente adesso in città è di 6700 unità, a cui potrebbero venir meno con il finire dell’anno ulteriori 500 lavoratori se non saranno stabilizzati, quello che noi chiediamo allora  - afferma Daniele Ilari UIL F.P.L  - è la messa a tempo indeterminato di questi lavoratori, se dopo l’assemblea di domani il Sindaco non ci convocherà per un vero tavolo di confronto noi proseguiremo con la nostra vertenza”.

E il tono non cambia se a parlare è Giancarlo Cosentino della CISL, secondo cui l’assemblea generale di domani cosi come la vertenza non è dei 500 vigili urbani precari, ma dell’intero corpo municipale romano, perché la loro stabilizzazione non solo è una promessa elettorale, ma un obbligo morale e di legge.

E della responsabilità  politica dell’attuale giunta capitolina parla invece Stefano Lulli, CSA, che dice “ il Sindaco ha mantenuto la delega sulla Polizia Municipale per cui è lui il nostro referente, da quando è stato eletto parla della stabilizzazione dei 500 vigili eppure gli unici investimenti che sono stati fatti hanno riguardato l’armamento del corpo municipale, non altre priorità come parco macchine o risorse umane.”.

Il capitolo non può dunque dirsi chiuso, molte le aspettative rimesse sull’assemblea di domani, che dal fronte sindacati ci si auspica possa riaprire quel tavolo di confronto pacifico con l’Amministrazione comunale che fino ad ora sembra essere mancato.

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