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LA LETTERA - "Io vigilessa infartuata e inidonea al servizio messa in strada a Capodanno"

Una lettera, pubblicata dal sindacato dal sindacato Sulpl, porta alla luce la storia di una delle agenti spostate di turno dal Comandante Clemente per far fronte al vuoto dei 700 straordinari volontari

Una storia dall'assurdo Capodanno dei vigili romani. Una di quelle fuori dal 83,5% di assenti forniti da Clemente e dal Campidoglio. Un'agente, una di quelle il cui turno è stato spostato all'ultimo per andare a coprire il vuoto lasciato dal rifiuto, legittimo lo ribadiamo, degli straordinari volontari. Lei, come altri, doveva fare la mattina, ma si è ritrovata a coprire la seminotte, smontando all'1. La sua lettera, messa a disposizione dal sindacato Sulpl, racconta però dell'altro. Da un lato la disperazione del comando di via della Consolazione che pur di coprire i turni ha fatto ricorso a tutte le donne e gli uomini, in ogni condizione e ogni situazione possibile; dall'altro la disponibilità di una vigilessa finita suo malgrado nel calderone di attacchi mediatici che sta colpendo tutto il corpo della Polizia Locale di Roma Capitale. Lei infatti, pur avendo ricevuto pubblici ringraziamenti dal Comandante e dal sindaco, come tutti quelli che hanno lavorato la notte di San Silvestro, non si sente diversa dai suoi colleghi e chiede risposte. Ecco la sua lettera.

"Sono un Istruttore di Polizia Locale di Roma Capitale. Il 29 dicembre, ho saputo attraverso la pubblicazione del servizio online che il mio turno di servizio era cambiato. Da mattina alla seminotte dalle  18,00 al 01,00. Nonostante un infarto avuto nel 2010, (una visita medica dal medico dell' amministrazione dice che sono idonea al servizio con ipersensibilità individuale), pertanto presto servizio all"ufficio protocollo. Non ho avuto la fornitura del goretex, perché tanto presto servizio prevalentemente interno, per lo stesso motivo non ho avuto la dotazione di radio di servizio. Sono stata sospesa dal porto d'armi, ma la Notte di Capodanno sono stata in strada, senza uniforme, senza arma e senza radio! E la mia fortuna quale è stata? Non ho avuto l'influenza perché in quanto cardiopatica mi somministrano il Fluad, e l'altra, ancor più grande, l'infarto l'ho avuto a dicembre 2010 e non lo scorso ultimo 31, altrimenti sarei finita pure sotto inchiesta. Per questo ho avuto dei doni: il regalo di una delle 2 ore di protrazione da parte dell' amministrazione, e i ringraziementi per esserci stata! Invece io vorrei sapere: se sono un impiegato comunale come tutti continuano a sostenere ( in questo caso non capisco perché non ho potuto festeggiare il mio capodanno in famiglia) o se appartengo alle forze dell'ordine. In quest'ultimo caso non capisco perché non ho gli stessi diritti e tutele? Per favore non ringraziatemi datemi una risposta".

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