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Incendio Pecora Elettrica, rabbia e indignazione contro il presidente grillino: "Qui con sei mesi di ritardo"

Il minisindaco Boccuzzi arriva davanti al locale distrutto dall'incendio doloso, ma ad accoglierlo le contestazioni degli abitanti di zona che criticano l'assenza delle istituzioni

“In ritardo di soli sei mesi”. Si può riassumere così l’accoglienza riservata a Giovanni Boccuzzi, presidente del V municipio di Roma, quando intorno a mezzogiorno di mercoledì 6 novembre arriva in via delle Palme. Davanti a quella saracinesca ormai chiusa della Pecora Elettrica, completamente distrutta dall’incendio che, per la seconda volta (la prima lo scorso 25 aprile), subisce un vero e proprio attacco.

“Porteremo la questione al Prefetto, questa volta vogliamo vedervi chiaro”, dice il minisindaco a chi gli sottolinea come la zona sia ormai lasciata in mano alla criminalità locale. Poco dopo Danilo, uno dei due titolari della Pecora si avvicina: “Mi presento oggi, perchè è la prima volta che lo vedo qui”.

Alle 19, con ritrovo a piazza dei Mirti a Centocelle, si riunirano realtà sociali di zona insieme a commercianti e cittadini, per un corteo di solidarietà ai titolari della Pecora Elettrica.

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