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Auto in divieto sollevata di peso dagli operai: a Roma è caos carro attrezzi

In pieno centro un cittadino filma degli operai che rimuovono a mano un'auto. I vigili, secondo chi ha girato il video, avrebbero risposto: "Fate un po' come ve pare, noi non abbiamo carri attrezzi"

Una Fiat Panda in divieto di sosta che intralcia i lavori. Un gruppo di operai che la circonda per rimuoverla a mano, sollevandola di peso. Il tutto filmato da un cittadino che poi posta il video su facebook con il commento: "I vigili rispondono: fate un po' come ve pare, noi non abbiamo carri attrezzi". Siamo in vicolo dell'Aquila, in pieno centro. I fatti si sono svolti, secondo chi ha girato il video, nella giornata di ieri. Le immagini hanno trovato il commento del comandante della Polizia Locale di Roma Capitale, Raffaele Clemente: "Questa è una storia vecchia. Il problema è già esploso tempo fa e ne hanno parlato giornali e tv. Ora tirare fuori questo video, di cui non si sa bene la provenienza, mi sembra un po' debole". 

Il video fa deflagrare in modo esplicito le difficoltà che in questi mesi stanno incontrando i vigili urbani dopo la revoca dell'appalto per le rimozioni alla CLT. Ora le rimozioni infatti vengono gestite, su disposizione della Prefettura, con i carri attrezzi dei depositi giudiziari. Sono loro a ricevere le chiamate dai caschi bianchi per portare via le auto in sosta selvaggia. "Peccato però", ci racconta un agente, "che la maggior parte dei depositi privati non ha dei mezzi tali da servire strade strette come quelle del centro". 

Ma quello delle dimensioni non è l'unico problema. Qualche giorno fa il sindacato Sulpl, sul proprio sito internet, ha raccontato di nuovi disposizioni sulle rimozioni della sosta a vista: "Il vice comandante del Corpo (Raffaela Modafferi, ndr), ha inviato una circolare a tutti i comandanti in cui si informava che, per ogni richiesta di spostamento a vista dovuto a motivi di ordine o sicurezza pubblica, la stessa potrà essere disposta unicamente dalla Autorità di Pubblica Sicurezza. Quindi nè Acea, nè Italgas, nè qualsiasi altra società di servizi ma l’autorità di Pubblica Sicurezza che non è neanche la semplice volante della Polizia di Stato". 

Tradotto: se c'è una perdita d'acqua, un incendio, una qualsiasi emergenza, se c'è un'auto da rimuovere i vigili non possono prendere iniziativa, ma devono attendere l'ok di un'autorità di pubblica sicurezza. E' sempre il Sulpl a spiegare il perché: "Fino a poco tempo fa, con i carri attrezzi a  disposizione del comune, lo spostamento a vista era ricompreso nel contratto di servizio e quindi gratuito per il cittadino. Ora con la sospensione di questo servizio ci si avvale dei depositi giudiziari individuati dalla Prefettura che, come dovuto, richiedono di essere retribuiti per la loro opera prestata. Questi soldi abbiamo timore che presto o tardi possano venire richiesti ai colleghi che hanno operato", denuncia il sindacato che attacca: "Per questo abbiamo chiesto di escluderci da questo servizio in quanto, se la richiesta deve essere fatta dalla autorità di P.S., allo stesso modo possono pure chiamarsi i carri attrezzi necessari senza coinvolgerci".

C'è poi il tema delle macchine rimosse che diventano introvabili per i cittadini. Diverse le segnalazioni giunte a RomaToday. In pratica prima in caso di rimozione, quando un cittadino non trovava l'auto poteva contattare la sala operativa o consultare su internet l'elenco dei veicoli rimossi. Non essendo più la procedura centralizzata, e venendo meno il sistema all'interno del quale venivano inseriti i veicoli rimossi, succede oggi che se un'auto viene rimossa non si sa dove venga portata. Alcuni gruppi segnano a mano le auto rimosse e quando i cittadini chiamano vengono indirizzati al deposito giusto. Altre volte invece inizia il pellegrinaggio da deposito giudiziario in deposito giudiziario fino a quando l'auto non viene ritrovata. 


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