Quale destino per Viale Palmiro Togliatti?
L’importante arteria è ultimamente al centro di continue attenzioni. I problemi che la caratterizzano però sono strutturali e tutt’altro che recenti. Roma Today ha raccolto alcune importanti testimonianze di associazioni romane direttamente coinvolte
Andrea Fama
14 maggio 2009 11:35
A fine aprile Viale Palmiro Togliatti è stato teatro di un incidente mortale che è costato la vita ad una tredicenne travolta da un autobus del servizio pubblico. Il triste episodio ha inevitabilmente sollevato polemiche, a cui hanno fatto seguito come sempre accade anninci e promesse.
L’assessore all’ambiente Fabio De Lillo, ad esempio, ha dichiarato di voler porre fine al degrado cui sono ostaggio molte piste ciclabili della città, scatenando la reazione dell’opposizione che, per bocca del segretario romano dell’IdV, Roberto Soldà, ritiene che i cittadini meritino risposte tangibili, e non annunci propagandistici.
Il punto è che spesso le piste ciclabili si trovano in zone periferiche della città e vengono di fatto abbandonate a se stesse. È questo il caso della pista che divide in due Viale Togliatti. Ed è per questo che la redazione di Roma Today, in seguito a quanto riportato da numerosi residenti del posto, aveva provato a contattare la sezione del VII Municipio preposta alla gestione delle strade e l’associazione Roma Pedala, in passato molto attenta alle vicissitudine legate alla viabilità di Viale Togliatti, ma senza ottenere alcuna risposta.
Nel giro di pochi giorni, poi, abbiamo raccolto la voce dell’Italia dei Diritti, movimento molto attivo nella segnalazione di disfunzioni nell’area capitolina, il cui responsabile romano già il 9 aprile dichiarava: “La Togliatti era una strada priva di criticità, sempre scorrevole anche per i mezzi pubblici. Poi è stata realizzata una pista ciclabile con incroci ad intervalli di 100 metri l'uno dall'altro, che congestiona il traffico e sulla quale gli appassionati della bicicletta non si avventurano di certo”.
La proposta, tristemente profetica, dell’Italia dei Diritti era di portare finalmente a termine i lavori mai completati sull’importante arteria e spostare la corsia preferenziale degli autobus al centro delle due carreggiate. Nei giorni immediatamente successivi all’incidente questa proposta è tornata a rimbalzare sui media locali, tanto che l’Assessore alla Mobilità Sergio Marchi aveva dichiarato di voler spostare al centro della carreggiata la corsia preferenziale, e di voler inoltre eliminare definitivamente la pista ciclabile che, nel progetto iniziale, tanto ambizioso quanto costoso, doveva essere parte di un “anello ciclabile” che avrebbe abbracciato la città.
Naturalmente l’idea di veder sacrificata la pista ciclabile non è stata accolta di buon grado da tutte quelle associazioni dedicate al mondo delle due ruote, le quali speravano al contrario in una definitiva riqualificazione, utile non solo alla mobilità della città, ma anche all’ambiente e al decoro urbano. Pertanto, in data 5 maggio, BiciRoma, figlia capitolina dell’Associazione Due Ruote d’Italia, ha scritto direttamente all’assessore Marchi, chiedendo lumi in merito alle sue dichiarazioni. Per la precisione, l’Associazione, contattata da Roma Today, chiedeva “rassicurazioni sul mantenimento dell’asse ciclabile della Togliatti che dal centro potrebbe anche essere spostato ai lati (sempre come pista ciclabile in sede propria)”. Inoltre, si legge nella comunicazione, “se c’è qualcosa da eliminare è la corsia preferenziale dell’autobus, visto che vi passa una sola linea, facendo tornare la strada all’origine quando sia auto che autobus procedevano senza ingorghi grazie alla tre corsie”.
La sollecitazione sembrava essere caduta nel vuoto, ma oltre una settimana dopo, nel tardo pomeriggio di ieri (mercoledì 13 maggio, NdR) BiciRoma ci ha informati di aver ricevuto via fax una comunicazione di interessamento alla vicenda da parte del Comune di Roma, dal quale si resta comunque in attesa di un parere dei responsabili tecnici. Viene quindi da chiedersi: finito il clamore per l'incidente, con annunci e promesse connesse, che ne sarà di Viale Palmiro Togliatti?
L’assessore all’ambiente Fabio De Lillo, ad esempio, ha dichiarato di voler porre fine al degrado cui sono ostaggio molte piste ciclabili della città, scatenando la reazione dell’opposizione che, per bocca del segretario romano dell’IdV, Roberto Soldà, ritiene che i cittadini meritino risposte tangibili, e non annunci propagandistici.
Il punto è che spesso le piste ciclabili si trovano in zone periferiche della città e vengono di fatto abbandonate a se stesse. È questo il caso della pista che divide in due Viale Togliatti. Ed è per questo che la redazione di Roma Today, in seguito a quanto riportato da numerosi residenti del posto, aveva provato a contattare la sezione del VII Municipio preposta alla gestione delle strade e l’associazione Roma Pedala, in passato molto attenta alle vicissitudine legate alla viabilità di Viale Togliatti, ma senza ottenere alcuna risposta.
Nel giro di pochi giorni, poi, abbiamo raccolto la voce dell’Italia dei Diritti, movimento molto attivo nella segnalazione di disfunzioni nell’area capitolina, il cui responsabile romano già il 9 aprile dichiarava: “La Togliatti era una strada priva di criticità, sempre scorrevole anche per i mezzi pubblici. Poi è stata realizzata una pista ciclabile con incroci ad intervalli di 100 metri l'uno dall'altro, che congestiona il traffico e sulla quale gli appassionati della bicicletta non si avventurano di certo”.
La proposta, tristemente profetica, dell’Italia dei Diritti era di portare finalmente a termine i lavori mai completati sull’importante arteria e spostare la corsia preferenziale degli autobus al centro delle due carreggiate. Nei giorni immediatamente successivi all’incidente questa proposta è tornata a rimbalzare sui media locali, tanto che l’Assessore alla Mobilità Sergio Marchi aveva dichiarato di voler spostare al centro della carreggiata la corsia preferenziale, e di voler inoltre eliminare definitivamente la pista ciclabile che, nel progetto iniziale, tanto ambizioso quanto costoso, doveva essere parte di un “anello ciclabile” che avrebbe abbracciato la città.
Naturalmente l’idea di veder sacrificata la pista ciclabile non è stata accolta di buon grado da tutte quelle associazioni dedicate al mondo delle due ruote, le quali speravano al contrario in una definitiva riqualificazione, utile non solo alla mobilità della città, ma anche all’ambiente e al decoro urbano. Pertanto, in data 5 maggio, BiciRoma, figlia capitolina dell’Associazione Due Ruote d’Italia, ha scritto direttamente all’assessore Marchi, chiedendo lumi in merito alle sue dichiarazioni. Per la precisione, l’Associazione, contattata da Roma Today, chiedeva “rassicurazioni sul mantenimento dell’asse ciclabile della Togliatti che dal centro potrebbe anche essere spostato ai lati (sempre come pista ciclabile in sede propria)”. Inoltre, si legge nella comunicazione, “se c’è qualcosa da eliminare è la corsia preferenziale dell’autobus, visto che vi passa una sola linea, facendo tornare la strada all’origine quando sia auto che autobus procedevano senza ingorghi grazie alla tre corsie”.
La sollecitazione sembrava essere caduta nel vuoto, ma oltre una settimana dopo, nel tardo pomeriggio di ieri (mercoledì 13 maggio, NdR) BiciRoma ci ha informati di aver ricevuto via fax una comunicazione di interessamento alla vicenda da parte del Comune di Roma, dal quale si resta comunque in attesa di un parere dei responsabili tecnici. Viene quindi da chiedersi: finito il clamore per l'incidente, con annunci e promesse connesse, che ne sarà di Viale Palmiro Togliatti?
Andrea Fama
14 maggio 2009 11:35
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