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Via Cupa, per i migranti nessuna soluzione: "Ancora una notte al freddo"

I transitanti, parte di quelli sgomberati insieme a chi è arrivato nel frattempo, dormono nello spazio esterno della Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura. Ieri il Consiglio straordinario su via Cupa: sindaca e assessore prendono tempo

"Ancora una volta non è stata trovata una soluzione strutturata per i migranti in transito a Roma". La conclusione è amara. I volontari in presidio sulla scalinata di piazza del Campidoglio, mentre in aula Giulio Cesare si discute dei "transitanti" sgomberati da via Cupa, commentano a freddo le tre ore di Consiglio straordinario di ieri pomeriggio, dedicate al tema dell'accoglienza. Le istituzioni non hanno dato una risposta circostanziata al problema, specie per quanto riguarda i profughi che a Roma sono solo di passaggio, i transitanti appunto. 

Quelli accolti per mesi dai volontari di Baobab Experience nel vicolo tra la stazione Tiburtina e il cimitero del Verano, un flusso che non si è fermato con la fine dell'estate, sono stati allontanti in 150 da via Cupa, il 30 settembre. Alcuni, impossibilitati a partire che hanno optato per la richiesta di asilo, sono stati ricollocati in strutture di prima accoglienza. Gli altri, arrivati nel frattempo, stanno dormendo nel giardino della chiesa di San Lorenzo Fuori le Mura. Mentre assessore e sindaca prendono tempo. 

"Abbiamo recuperato i fondi dal ministero dell'Interno, siamo a lavoro per trovare una struttura" chiarisce in Consiglio l'assessore al Sociale, Laura Baldassarre, chiamata dalle opposizioni a rendicontare su quanto fatto e quanto ancora da fare. Abbiamo capito il modello da seguire: Milano con il suo hub per transitanti alla stazione e la sua accoglienza "decentrata". No a concentrazioni sul territorio che possano creare o inasprire conflitti sociali. Sì invece a una rete stabile che metta da parte una volta per tutte l'approccio emergenziale. Le idee ci sono tutte, ma manca tutto il resto. 

Del resto le idee ci sono da mesi, da quando la giunta si è insediata e ne ha discusso a un tavolo con gli attori in campo, dai volontari alle istituzioni alle forze dell'ordine alla prefettura. Il risultato è stato ribadito ieri in Consiglio, appuntamento che purtroppo non ha aggiunto molto a quanto già noto: ci sono i soldi ma non c'è ancora lo spazio. E non è un mistero, l'ha detto anche la sindaca: dove e quando? "Sono domande alle quali non sappiamo ancora rispondere" chiudendo poi ironica "Buzzi non c'è più, ci serve tempo, dovete avere pazienza". Intanto per i migranti è passata un'altra notte, "all'aperto e al freddo" come denunciato dai volontari. Da loro un altro monito: "Considerato l'abbassamento delle temperature, la situazione si fa ancora più drammatica". E un altro appello: "Chiediamo quindi a tutti voi di portarci sacchi a pelo alle 20.00 davanti alla Basilica del Verano da distribuire a ciascun migrante".

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