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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Dal Cto al castello di Santa Severa, la Regione Lazio fa cassa con oltre 6mila immobili

Insieme all'Agenzia del demanio la regione ha classificato oltre sei mila immobili. Alcuni verranno venduti, altri valorizzati, altri ancora destinati a usi sociali o culturali

Un miliardo e quattrocento milioni di euro. È questo il valore stimato per 6.280 immobili di proprietà della regione Lazio che l'ente locale ha catalogato e classificato per organizzarne l'utilizzo. Alcuni venduti, altri valorizzati, altri ancora destinati a usi sociali o culturali. Non mancano quelli che potrebbero essere ceduti allo Stato per uno scambio di immobili. Dall'ospedale Forlanini al San Giacomo in pieno centro storico fino ad arrivare una villa sul mare a Ponza. E ancora un albergo a Sabaudia e alcuni immobili di pregio in Salita del Grillo e largo Goldoni in centro a Roma. Il tavolo aperto dall'amministrazione con l'agenzia del Demanio, insediato a novembre li ha catalogati in 662 compendi, a loro volta divisi in nove gruppi in base a caratteristiche comuni.

IL VALORE - Il valore di inventario, che non corrisponde a quello di mercato, è di 1,4 miliardi di euro. Con la nuova classificazione sarà possibile arrivare ad una stima puntuale del valore e quindi procedere con azioni di messa a reddito, ottimizzazione e valorizzazione. A presentare le novità sono stati il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e l'assessore al Bilancio, Alessandra Sartore.

IL PERCORSO - Ci sarà poi una seconda fase di analisi delle 1.645 unità restanti del patrimonio, più le 6.685 unità del Demanio, il patrimonio di Asl, società partecipate e altri enti. Al momento non è stata fatta una stima esatta di quanto si potrà incassare dalle eventuali vendite e dal risparmio sugli affitti, ma nel documento di programmazione della Regione è stato previsto un incasso di 100 milioni di euro l'anno per 10 anni.  

IL PRIMO GRUPPO - Il primo gruppo definito 'Compendi cielo-terra' è composto da 37 beni per un valore d'inventario di 78 milioni di euro: ne fanno parte gli immobili residenziali di via Belsiana, via del Moro e via di Parione, nel cuore di Roma, oltre all'albergo 'Al lago' di Sabaudia. Per loro si pensa ad una cessione.

IL SECONDO GRUPPO - Il secondo è il compendio 'A macchia di leopardo': 127 unità da 193 milioni, tra cui uno a Largo Goldoni e uno in salita del Grillo, stimati in 10 milioni di euro. In questo caso si pensa ad aste online o cessione a fondi.

TERZO GRUPPO - Il terzo gruppo è quello dei terreni agricoli, 256 in tutto, per un valore di 55 milioni. La decisione su questi sarà in linea con il contenuto della proposta di legge 147 definito in sede di approvazione.

QUARTO GRUPPO - Il quarto riguarda le sedi istituzionali, 45 per un valore di 400 milioni, che la Regione vorrebbe usare per ridurre i costi dei fitti passivi fino a 20 milioni di euro l'anno. Spicca la villa le Tortore a Ponza, acquistata nel 2004 dalla Regione al prezzo di 2,8 milioni di euro e da allora inutilizzata.

QUINTO GRUPPO - Nel quinto gruppo dei 'progetti speciali' ci sono nove compendi dal valore di 275 milioni tra cui palazzo Calabresi a Viterbo, palazzo Doria Pamphili di San Martino al Cimino e il Castello di Santa Severa, su cui è stato già realizzato un intervento di recupero. In questo gruppo ci sono anche l'ex Gil di Ostia, il San Giacomo, il Cto, il Forlanini e la sede Arsial.

SESTO GRUPPO - Nel sesto gruppo ci sono le possibili permute per 12 compendi dal valore di inventario di 37,5 milioni tra cui palazzo Nardini che ospiterà la biblioteca nazionale di archeologia e storia dell'arte. Prevista anche la permuta con il Comune per l'immobile di via Monte Bianco a Roma per la realizzazione della Casa museo per Valerio Verbano.

SETTIMO GRUPPO - Nel settimo gruppo, 'ex enti', ci sono 18 compendi del valore di inventario di 5,2 milioni. La modalità di vendita sono regolate dalla legge nazionale e vincolata agli utilizzatori.

OTTAVO GRUPPO - L'ottavo gruppo, 'uso sociale', comprende 24 immobili, per un valore di 183 milioni, il cui uso è esclusivamente per fini sociali o collettivi a canone agevolato. Si intende valorizzare in particolare i complessi di viale Adriatico, via della Vasca Navale, via Lusitana, via Torrespaccata.

NONO GRUPPO - Il nono gruppo, 134 compendi per 136,4 milioni, sarà oggetto di approfondimento da parte della Regione e dell'Agenzia del Demanio. Nel gruppo ci sono le tenute di Castel di Guido, Borghetto Palidoro, Malagrotta e Isola Sacra.

ZINGARETTI – Soddisfatto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: "Finisce nel Lazio il caos del patrimonio immobiliare. Finisce il caos perché finalmente, col lavoro fatto con l'Agenzia del demanio, abbiamo catalogato l'entità di questo patrimonio che ammonta, in questo primo stock, a circa 1,4 miliardi di euro e finalmente abbiamo le idee chiare". Non tutti i palazzi verranno venduti: "Ci sono questi gruppi omogenei, strutture cielo-terra vuote da poter alienare, alcuni grandi palazzi nobiliari o antichi sui quali stiamo costruendo dei progetti speciali, penso a Santa Severa, a Soriano nel Cimino e altri beni che avranno una vocazione culturale o sociale. C'è lo stock dei beni a disposizione di scambi con lo Stato, affinché si possano valorizzare nella maniera giusta” commenta.“Siamo pronti a mettere mano a un tema sul quale non si è mai riusciti. Tra questi, anche uno stock di beni che abbiamo pensato per possibili permute con lo Stato tra cui palazzo Nardini a via del Governo Vecchio a Roma, che diventerà una sede culturale dopo la nostra cessione allo Stato in cambio di altri beni immobili".

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