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Prezzi più bassi e prelazione dimezzata: la Regione semplifica l'acquisto delle case Ater

Le novità sono state introdotte con un emendamento del consigliere Pd Patané al collegato al bilancio

Diventa più semplice acquistare casa per gli inquilini che vivono negli appartamenti Ater in dismissione. Il Consiglio Regionale del Lazio ha votato un emendamento al collegato al bilancio che introduce alcune misure che risolvono una serie di difficoltà riscontrate fino ad oggi soprattutto nella determinazione del prezzo. “Misure storiche” il commento di Eugenio Patané, consigliere regionale del Pd del Lazio, autore dell’emendamento.

Un provvedimento che “nasce soprattutto dall’esigenza dare seguito al piano vendite risalente ormai al lontano 1998, che prevedeva la vendita di circa 24 mila alloggi mentre ad oggi ne risultano venduti solo tra le 6 e le 7 mila. Sono nati così diversi condomini misti (una parte di case di proprietà dell’Ater e una parte private, ndr) che hanno mostrato non pochi problemi di gestione, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione”.

Tra le novità introdotte dall’emendamento c’è il prezzo per l’esercizio del diritto di prelazione “ad oggi troppo costoso per la maggior parte degli inquilini che verrà quindi abbassato del 50 per cento”. Il secondo punto riguarda la valutazione del prezzo degli immobili “fino adesso definito prendendo come punto di riferimento l’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi, ndr) che permette un ampio margine di discrezionalità che può arrivare anche a valori elevati”. 

Con l’emendamento “abbiamo introdotto l’obbligo di considerare la base minima in modo tale che all'acquisto potranno accedere anche le famiglie meno abbienti. La cifra in questione, inoltre, potrà essere versata fino a 30 rate e non più in un’unica soluzione come accadeva in precedenza rendendo quasi sempre necessario contrarre un mutuo con le banche”. Infine “l’emendamento stabilisce che il prezzo di vendita debba essere definito prendendo in considerazione la perizia estimativa non solo dei singoli appartamenti ma di tutto lo stabile”.

Commenta Patané: “L’emendamento in questione fa parte di un collegato al bilancio ma credo che tutti i temi toccati dovranno essere ripresi in una legge di riforma complessiva sull’edilizia residenziale pubblica, a partire dall’edilizia convenzionata”. 

La gestione dei condomini misti, commenta Massimo Pasquini dell’Unione Inquilini, “ha generato diversi problemi di gestione negli anni e questo ha generato una forte attenzione da fette consistenti di inquilini che ci vivono. Ci auguriamo però che anche le famiglie che, anche di fronte a queste agevolazioni, non potranno comprare vengano tutelate”. 

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