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Diritti a Cinque Stelle: le unioni civili sbarcano in Campidoglio

A presentare la proposta il Movimento Cinque stelle che, per pochi giorni, anticipa sul tema Sel che però annuncia una controproposta per lunedì. Peciola: "Obiettivo atto unico e condiviso"

Il Movimento cinque Stelle più veloce di Sinistra ecologia e libertà. Il partito di Vendola viene battuto, almeno sui tempi, sul terreno storicamente proprio quello dei diritti per le coppie di fatto. Infatti il gruppo composto da Marcello De Vito, Virginia Raggi, Daniele Frongia e Enrico Stefano, ha presentato ieri la proposta per l'istituzione del Registro delle unioni civili della capitale.


"La proposta", spiegano i pentastellati, "è volta a tutelare la parità dei diritti di tutti i cittadini e a dare un pieno riconoscimento alle coppie conviventi, a prescindere dall'orientamento sessuale, che oggi non si vedono riconosciuto nessun diritto. Con l'istituzione del Registro delle unioni civili a Roma, si darebbe una svolta alla politica sui diritti nella capitale e anche un ulteriore segnale alla politica nazionale contribuendo ad aprire la strada per la piena parità delle coppie di fatto".

Ricordiamo che durante la campagna elettorale il centrosinistra, con il sindaco Marino in testa, aveva in qualche modo aperto al registro per le unione civili. Anche per questo i grillini dichiarano: "Ci auguriamo che, dopo quanto promesso in campagna elettorale, tutti i gruppi di maggioranza sostengano questa proposta. Nessuno deve rimanere indietro".

Sel però non resta a guardare e annuncia una controproposta per lunedì: "Sarà un sostegno alle nuove forme familiari che si realizzano al di fuori del matrimonio". Prima firmataria della proposta di Sel la consigliera Imma Battaglia, da anni portavoce dei diritti di gay, trans, lesbiche e bisessuali. Che ora spiega: "È una battaglia per i diritti di tutti, gay e non per chi convive e non ha alcun riconoscimento da parte delle istituzioni. Roma deve essere un’apripista, non sarà un cammino facile ma è fondamentale iniziare a fare i primi passi. Per farlo abbiamo bisogno dell’appoggio di tutto il centrosinistra. La nostra proposta tende all’approvazione immediata di un registro unico per tutti i municipi. In più contiene anche la proposta di assegnare, su richiesta, i locali generalmente adibiti alla celebrazione dei matrimoni civili, per il rilascio dell’attestato di famiglia anagrafica alle unioni civili basate sul vincolo affettivo». Non solo: «La proposta di delibera vuole porre modificare una parte dello statuto prevedendo l’aggiunta “Roma Capitale promuove e valorizza il ruolo della famiglia nelle sue diverse espressioni, riconoscendo pari opportunità alle unioni di fatto, favorendone l’integrazione sociale e prevenendo forme di disagio, con particolare riferimento alle persone".

Poi sulla proposta dei consiglieri pentastellati aggiunge: "Sono contenta che l’abbiano presentata, sarà più facile far approvare il registro".

Gianluca Peciola è capogruppo Sel in Campidoglio e altro firmatario della proposta: "Lunedì — spiega — inizierà l’iter in consiglio Comunale, l’obiettivo è di arrivare a un atto unico e condiviso. Roma, rispetto ad altre città come Milano e Napoli è in ritardo sul riconoscimento delle unioni civili e delle coppie di fatto, ora serve uno scatto di civiltà anche nella Capitale".

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