rotate-mobile
Politica

Unioni civili: "Il gesto di Marino ha inasprito le posizioni, la battaglia in Aula sarà più dura"

A parlare in un'intervista è Imma Battaglia, attivista per i diritti Lgbt e consigliere capitolino di Sel: "Sono felice della scelta di Marino ma, purtroppo, non sta aiutando la discussione in Consiglio"

Da attivista per i diritti si dice contenta il 'gesto forte' del sindaco Ignazio Marino di trascrivere nella Capitale 16 matrimoni contratti all'estero da coppie omosessuali. Ma in veste di consigliere capitolino è preoccupata per l'inasprirsi delle posizioni in merito alla delibera sulle unioni civili che presto dovrebbe iniziare in Aula Giulio Cesare. Imma Battaglia, storica attivista per i diritti Lgbt e consigliere comunale di Sel, è convinta che l'atto di ribellione al veto del Viminale del primo cittadino capitolino non abbia aiutato il percorso della delibera: “Ho assistito a un inasprimento delle posizioni”.

La decisione del sindaco ha portato il tema alla ribalta nazionale. Qual è il suo giudizio su questa presa di posizione?

In veste di attivista politico e per i diritti sono molto contenta. La scelta di Marino non solo ha portato sul tema l'attenzione mediatica a livello nazionale ma, stando ai sondaggi, ha anche allargato la fetta di popolazione favorevole a una legge in merito. Non ci sono più scuse. Il disallineamento tra l'Italia e il resto dell'Europa non è più ammissibile. Dal punto di vista strettamente politico invece la mia posizione è diversa.

In che modo?

Ricordo che in Aula Giulio Cesare stiamo portando avanti un percorso che arriverà al riconoscimento delle unioni civili nel pieno rispetto delle regole verso il quale non è stato avanzato alcun ricorso. Il gesto di Marino ha invece inasprito la tensione sul tema causando due effetti agli antipodi l'uno dall'altro. Da un lato i riflettori di tutta l'Italia con l'aumento del consenso e, anche se la vedo molto difficile, l'approvazione una legge nazionale. Dall'altra l'inasprimento di posizioni contrapposte che, a livello locale, rendono l'approvazione della delibera ancora più complicata. Senza considerare che parlare a livello nazionale di una legge in merito, fa quasi passare in secondo piano la battaglia per l'approvazione di un registro a livello locale.

Anche Silvio Berlusconi si è detto favorevole.

Da questo punto di vista pensavo che un dibattito così acceso avrebbe fatto convergere tutti verso soluzioni al ribasso. Invece devo dirmi sorpresa dal dinamismo delle posizioni. La proposta di Berlusconi sul modello tedesco è rasserenante.

Secondo lei, il gesto 'ribelle' di Marino sta aiutando il percorso per l'approvazione in Aula del registro sulle unioni civili?

No, purtroppo non credo. Il braccio di ferro tra i membri dell'Assemblea e il sindaco è sempre stato molto forte. Ripeto. La presa di posizione di Marino non può che farmi piacere ma la situazione si è irrigidita. Mi sembra di vivere nel gioco dell'oca: dopo mesi di trattative per arrivare a una mediazione, anche dentro la maggioranza, siamo tornati al punto di partenza.

Anche la maggioranza è divisa?

Dobbiamo cercare di fare squadra. Non solo per il bilancio. È arrivato il momento che il centrosinistra abbandoni le chiacchiere e inizi a lavorare. Personalmente mi auguro che in ogni caso il premier Renzi faccia presto. Ripeto: il dibattito intorno alle trascrizioni ha inasprito le posizioni.

Anche la discussione della delibera continua a essere rinviata.

La delibera approderà sicuramente in Aula per la discussione grazie al fatto che ormai è stata incardinata in un preciso percorso. Anche se nell'opposizione continua a esserci chi continua a scommettere che non riuscirò mai a fare approvare il registro delle unioni civili.

Come sarà il dibattito in Aula?

Durissimo. Più duro di quanto avevo previsto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Unioni civili: "Il gesto di Marino ha inasprito le posizioni, la battaglia in Aula sarà più dura"

RomaToday è in caricamento