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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Emergenza casa, Unione Inquilini attacca Ozzimo: "Non ci vuole incontrare"

Di fronte alla mancanza di risposte da parte dell'assessore, il sindacato si è auto invitato per martedì mattina presso la sede di via della Moletta

Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna, verrebbe da pensare. Di fronte all'impossibilità di ottenere un incontro con l'assessore alla Casa, Daniele Ozzimo, il sindacato Unione Inquilini si è auto-invitato alla sede di via della Moletta, a Garbatella. L'appuntamento è per martedì mattina.

“La 'favola Marino' finisce prima di cominciare” attacca in un comunicato Fabrizio Ragucci. “Perché l’inerzia del Comune in materia di Politiche Abitative è un insulto agli sfrattati e a tutti i cittadini”.

A far scattare la rabbia del sindacato il fatto che l'assessore deputato alle Politiche Abitative non abbia mai risposto alle “nostre reiterate sollecitazioni formali, facendo così addirittura peggio del pur pessimo predecessore di centro-destra, che almeno rispondeva alle richieste”. Per Unione Inquilini bisogna abbandonare “chiacchiere e promesse giornalistiche” volte ad “addormentare il conflitto sociale” per avviarsi invece verso un “impegno immediato e fattivo del Comune nei confronti di istanze che ormai riteniamo indifferibili, quali un impegno contro gli sfratti per 'morosità incolpevole' un serio programma di rilancio dell’edilizia popolare” scrive. Fatti e non chiacchiere, sembra essere il riassunto del messaggio diretto verso l'amministrazione comunale contenuto nella lettera.

E non convince fino in fondo nemmeno la proposta, avanzata più volte in campagna elettorale e ribadita anche questa mattina dal sindaco Marino nel corso di un'intervista a Radio Città Futura, di utilizzare i soldi destinati ai residence per distribuire un buono-casa da 7-800 euro. “La battaglia per chiudere i residence ci ha visto sempre in prima fila quindi non possiamo che accogliere positivamente la proposta di voltare definitivamente pagina con queste strutture che sono dei veri e propri cie per sfrattati” commenta Massimo Pasquini. “Le persone ospitate però hanno diritto a una casa popolare. Dare a questi nuclei un sostegno all'affitto ha senso solo se 'a tempo', in attesa di poter accedere a una casa popolare”. Conclude Pasquini: “Servono politiche organiche, non annunci”.

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