In riferimento alla tragica situazione che si sta venendo a determinare nella sanità del Lazio, con migliaia di lavoratori del comparto della sanità convenzionata e classificata, i quali nonostante il mancato pagamento degli stipendi da oltre 6 mesi, continuano a fornire le prestazioni sanitarie ai cittadini con alto senso di responsabilità ed anche la volontà di garantire agli incolpevoli cittadini livelli minimali di assistenza, alla luce di tutto ciò ci appare assolutamente inspiegabile ed ingiustificata la posizione assunta dalla Cgil la quale, dopo aver concordato le modalità di richiesta di incontro urgente con il neo commissario Palombo, ha rimeditato la propria adesione alla richiesta unitariamente avanzata.

Questa posizione appare ai nostri occhi inaccettabile specialmente perché risulta essere una ulteriore complicazione nel confronto più volte rifiutato dal vecchio commissario e dal nuovo non ancora accettato. Quando si hanno migliaia di lavoratori senza stipendio, quando si hanno milioni di incolpevoli cittadini alla “bella de Dio”, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, occorre sangue freddo e saldezza di nervi. Soprattutto occorre evitare di fornire sponde a speculazioni politiche che finirebbero, vista la situazione di atroce scontro, per costituire un ulteriore impedimento alla soluzione dei problemi tanto dei lavoratori quanto dei cittadini.

Per noi della Uil il confronto con Palombo rimane ineludibile ed urgente, peserà sulle coscienze di chi irresponsabilmente ha interrotto un percorso unitariamente costruito, la ricaduta sugli operatori della sanità e sui pazienti.