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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Colosseo: Uil contro accordo Della Valle-Comune per il restauro

L'accordo tra il Comune di Roma, il ministero dei Beni Culturali e Diego Della Valle per il restauro del Colosseo. Dal Mibac: "Non saranno consentite iniziative pubblicitarie e commerciali

La Uil si schiera contro l'accordo per il restauro del Colosseo stipulato tra il comune e Diego Della Valle, accordo contro il quale ha presentato un esposto alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti. A giudizio del sindacato, consentirebbe infatti un uso esclusivo del Colosseo da parte della Tod's di Della Valle, tanto da aver fatto già stoppare una intesa commerciale, vantaggiosa per le casse statali, con la Volkswagen.  Il problema, secondo la Uil, è l'esclusività, anche se non è tanto questione di Della Valle che fa il suo mestiere ma del "ruolo esercitato" dal Commissario Cecchi. "La Uil - ha spiegato il sindacato - non è contro l'intervento dei privati ma è contro le dismissioni- Chi per lo stato ha curato, elaborato, realizzato e firmato l'accordo, ha compiuto tutte le valutazioni del caso?".

Il sottosegretario al Mibac Francesco Giro ha respinto al mittente le osservazioni della Uil: la tutela del monumento "era e resterà sempre affidata allo Stato" e sarà garantita dal lavoro "puntiglioso" delle sue soprintendenze. Poi Giro ha aggiunto che proprio perché si sta parlando del Colosseo, "monumento dall'immagine potente", esso sarà subordinato ad "una speciale tutela, il cui uso commerciale verrà sottoposto, come in passato, anche nell'intesa con la Tod's, a forti limitazioni". Giro ha quindi sottolineato che "l'intero Piano di Comunicazione", predisposto dalla Tod's e dalla Associazione Amici del Colosseo, dovrà ricevere "entro 30 giorni dal suo ricevimento i rilievi scritti del Commissario e del ministero dei Beni culturali" e ha rammentato che non "saranno consentite iniziative pubblicitarie e commerciali che possano in alcun modo ledere l'immagine e l'integrità del monumento". Per questo ha definito le affermazioni contenute nel 'Fatto quotidiano' (che ha dedicato una articolo alla vicenda) "prive di fondamento" ed ha anche messo in dubbio "la veridicità delle affermazioni attribuite" dal giornale al direttore della valorizzaione del patrimonio culturale del Mibac Mario Resca che sul quotidiano avrebbe detto, tra l'altro: "Io vorrei condividere con Della Valle una strategia di valorizzazione che la mia direzione generale ha in mente e che é lontana dalla mercificazione". Sulla vicenda oggi è intervenuto anche l'ex presidente del Consiglio superiore dei beni culturali culturali, Salvatore Settis: "Non ho visto i documenti ma, se le cose stanno così come leggo sul Fatto, mi sembra che sia una situazione da correggere".

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