Vigili, servizi notturni sempre più nel caos: "Pattuglie dalla strada messe a rispondere al centralino"

Il centralino dei vigili sguarnito. E' quanto si è rischiato la notte scorsa a Roma dove la centrale operativa della Lupa, quella dove arrivano tutte le chiamate dei cittadini, ha seriamente rischiato di restare scoperta. Per coprire i turni notturni sono state tolte due pattuglie dalle strade. Così Prenestino e Eur si sono ritrovate scoperte e tutte le chiamate notturne hanno trovato un interlocutore solo grazie allo spostamento degli agenti normalmente in servizio in strada al centralino. A denunciare l'ultima grande assurdità nel corpo della Polizia Locale di Roma Capitale è il sindacato Sulpl Roma.

"E' uno degli effetti delle nuove norme contrattuali", spiega a RomaToday il segretario romano del Sulpl Stefano Giannini. "Da contratto, per accedere alle nuove cosiddette produttività, basta fare 2 notti o due domeniche al mese. Le notti in più invece vengono pagate appena una ventina di euro, contro i 70 di prima". Questo fa sì che il personale decida di rinunciare alle notti in più oltre quelle previste dalla produttività e quanto accaduto stanotte, con il rischio di un centralino scoperto, ne è la diretta conseguenza.

LEGGI ANCHE - I servizi aumentano, i vigili diminuiscono: turni di notte e festivi sempre più una lotteria

La riorganizzazione della sala operativa è una delle novità introdotte dal comandante generale Raffaele Clemente. Nei mesi scorsi si è infatti passati all'accorpamento delle centrali del GSSU, SPE e GPIT su di un unico canale radio. Un risparmio di personale per i gruppi ma un impegno maggiore per la sala operativa che si ritrova ad affrontare più lavoro con meno personale. "Senza contare", aggiunge ancora il segretario del Sulpl, "che lo stesso personale della sala operativa viene adoperato per coprire le segnalazioni twitter della polizia locale di Roma Capitale. Insomma sempre più lavoro da gestire ma con sempre lo stesso personale sta di fatto facendo bloccare il vero cervello operativo di tutto il Corpo della Polizia Locale".

Un'ulteriore beffa per i servizi notturni della Polizia Locale romana che a Capodanno hanno vissuto il loro epilogo più noto, ma che quotidianamente vengono portati avanti con enormi difficoltà. Nei mesi scorsi lo stesso Sulpl aveva scritto al comandante Clemente sottolineando come "per scelte del comando del corpo, parte delle pattuglie disponibili in orario notturno vengono impegnate nei servizi di tutela del centro storico rendendole indisponibili come ausilio a quelle impegnate nei rilievi degli incidenti e che invece servirebbero per garantire la sicurezza del campo del sinistro oltre che degli operatori e dei cittadini rimasti coinvolti". Meno pattuglie per la periferia quindi per una coperta sempre più coperta.

Talmente corta che si è più volte manifestata con casi di gruppi municipali costretti a muoversi in territori distanti 30 chilometri per rilevare un incidente. Nel novembre scorso fu una pattuglia di Monte Mario a intervenire su un incidente a Colle Prenestino. Dalla periferia nord a quella est. A dicembre una pattuglia di Ostia, costretta al presidio notturno di una buca, non garantì i rilievi dell'incidente a cui dovettero pensare agenti provenienti da Monteverde. Sempre più servizi, per meno pattuglie disponibili quindi. Ed anche questa indisponibilità di agenti va ad aggravare il lavoro degli operatori della Lupa. Per trasformare una telefonata di un cittadino in un intervento occorre molto più tempo, sottratto evidentemente ad altre telefonate.

Più volte i sindacati hanno denunciato come la nuova disciplina contrattuale, con il disincentivo a fare notti in più, andrà a peggiorare questa situazione. Come a dire: "Se vi sembra che tutto va male, sappiate che peggiorerà".

LEGGI ANCHE - Tutte le notizie sui vigili assenti a Capodanno