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Treno dei rifuti, iniziato il trasferimento al Tmb Salario: "Le operazioni dureranno 10 giorni"

A darne notizia è il presidente del III municipio Giovanni Caudo

Come previsto, il trasferimento dei rifiuti dai container del treno fermo alla stazione Roma smistamento al Tmb Salario è iniziato questa mattina intorno alle 11. L’avvio della procedura era stato annunciato nei giorni scorsi da Ama e confermato questa mattina dal presidente del III municipio Giovanni Caudo, presente sul posto per un sopralluogo. Il tutto, ha spiegato, è avvenuto “alla presenza dei tecnici e funzionari dell'Arpa Lazio (l’Agenzia di protezione ambientale, ndr) come richiesto dal Municipio nella lettera del 13 agosto scorso”. Poi ha spiegato: “È stato verificato il contenuto dei container e accertato che il trasferimento può avvenire senza rischio per la salute dei cittadini. I controlli continueranno anche nei prossimi giorni”. 

I 65 container, ha spiegato, “verranno trasferiti poco per volta” e per “completare il conferimento ci vorranno circa 10/12 giorni”. Le circa 700 tonnellate di rifiuti contenute nel treno, fermo da oltre due mesi nella stazione alle porte di Roma, sarebbero dovute partire l’11 giugno scorso alla volta dell’impianto della tedesca Enki srl, vincitrice del bando per la gestione dei treni di rifiuti ma il convoglio non è mai partito. 

A fornire una data è stata l'assessora all'Ambiente di Roma, Pinuccia Montanari:"Lo svuotamento del treno, che terminerà il prossimo 25 agosto, non aumenterà il volume degli scarti lavorati nell'impianto Tmb Salario poiché Ama ha dirottato una stessa quantità di rifiuti verso l'impianto Colari gestito da un commissario nominato dal Prefetto di Roma".

Caudo, che il 13 agosto scorso aveva scritto a Raggi chiedendo maggiori informazioni in merito alla situazione,  ha chiarito anche uno degli aspetti che più preoccupano i cittadini della zona: “Abbiamo avuto conferma che la quantità di rifiuti provenienti dal treno non sovraccaricherà ulteriormente l'impianto, una quota equivalente di rifiuti verrà infatti mandata all'impianto Tmb di Malagrotta invece di essere lavorata nell'impianto del Salario”. Una preoccupazione accentuata dal fatto che nei giorni scorsi alcune immagini diffuse dalla Cgil mostravano mezzi Ama costretti a scaricare i rifiuti all’esterno in quanto le vasche interne erano piene. 

“Abbiamo preteso che la movimentazione dei rifiuti del treno avvenisse in trasparenza e nel rispetto dei requisiti minimi di sicurezza per i cittadini” ha continuato Caudo. “Ma ci resta il convincimento, sempre più evidente per altro, che non esista alcuna programmazione nel trattamento dei rifiuti e che si lavori continuamente in emergenza e a volte con una certa dose di improvvisazione. Tutte le criticità di questa gestione si scaricano principalmente qui, su di noi che abitiamo nel Municipio III”. 

Per questo, ha concluso, “ribadiamo che il nostro obiettivo è la chiusura di quell'impianto la cui attività è incompatibile con il respiro delle persone che ci abitano intorno”. Prossimo appuntamento il 6 settembre nella Sala del Consiglio Municipale: quel giorno ci sarà la riunione dell'Osservatorio permanente sul TMB. “Decideremo insieme le ulteriori azioni. Intanto continuiamo la rilevazione e ad essere presenti e coesi. Noi sappiamo che l'impianto si può chiudere ma si fa di tutto per non farlo”. 

Sulla vicenda annuncia la convocazione di una commissione capitolina Trasparenza il presidente Marco Palumbo: “I punti oscuri attorno a questa vicenda restano molti: che tipo di rifiuti trasporta questo treno? Cosa ha impedito che lo smaltimento avvenisse prima di ora? Cosa sta facendo in concreto la Giunta Raggi per fronteggiare il cronico problema dei rifiuti della Capitale?” ha affermato annunciando la volontà di convocare una commissione Trasparenza sul tema. “È chiaro che la vicenda del treno rifiuti fermo da mesi in una stazione ferroviaria è solo la punta dell'iceberg di un problema ben più grave nella Capitale”. 

Questa la nota diffusa in serata dall'Ama: "Sono iniziate questa mattina, come annunciato nei giorni scorsi, le attività di trattamento e recupero dei rifiuti contenuti all’interno del treno presente nella stazione ferroviaria Roma Smistamento. Le operazioni, che si svolgono in totale sicurezza, sono effettuate alla presenza dei responsabili impianti di Ama e dei tecnici dell’ARPA Lazio. Questi ultimi hanno potuto constatare, al contrario di quanto paventato da più parti, l’assenza di “particolari odori” sia dal convoglio che dal piazzale di movimentazione dei mezzi del TMB Salario. Il carico di materiali post-consumo contenuti sul treno, anche nello stallo imprevisto non dipendente dall’Azienda, è stato gestito nel pieno rispetto delle normative vigenti. Le attività di trattamento e recupero dei rifiuti contenuti nel treno si concluderanno presumibilmente entro 10 giorni circa. Come già anticipato, la ripresa in carico dei rifiuti non aumenterà le quantità di materiali in ingresso presso l’impianto TMB di via Salaria. Ama ha infatti concordato con Il Commissario Prefettizio, che ha in gestione il TMB di Malagrotta, che altrettanti quantitativi di rifiuti saranno inviati a trattamento presso quegli impianti, in aggiunta a quelli previsti settimanalmente dal contratto vigente".

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