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Tram Termini-Vaticano-Aurelio, c'è il progetto: tutti i dettagli su costi, tempi e percorso

A settembre la presentazione del progetto al ministero dei Trasporti. Secondo prima stime del Campidoglio i lavori potrebbero partire nel 2023

Fonte Agenzia Dire - Tram Termini-Vaticano-Aurelio (Tva), si inizia a fare sul serio. Dopo l'estate, "entro ottobre, la nuova linea tranviaria sarà presentata al ministero dei Trasporti, nell'ambito del nuovo bando, insieme ad altre opere, per la richiesta di finanziamento". È quanto ha fatto sapere il presidente della commissione Mobilità Enrico Stefàno, nel corso della riunione di ieri, la prima dal vivo dopo il lockdown, riunita tra i giardini dell'Aranciera di San Sisto.

Il percorso del futuro tram

La nuova linea sarà lunga 8 chilometri, dall'attuale capolinea tranviario di Termini a via della Pineta Sacchetti. Passerà su piazza della Repubblica, via Nazionale, piazza Magnanapoli, via IV Novembre e via del Plebiscito. Su queste due strade i tecnici dell'agenzia Roma servizi per la Mobilità sono riusciti a trovare la curvatura minima e a progettare la linea con doppio binario seppure, in questa parte, in promiscuo con il traffico privato. 

Tutta la storia del tram del Giubileo

Poi la linea proseguirà su largo Argentina, corso Vittorio, dove i tram passeranno accanto ai marciapiedi, che saranno allargati lasciando il traffico privato al centro, e scavalcherà il Tevere su due ponti. Infine dopo la galleria Amedeo Savoia, arriverà in via Porta Cavalleggeri ed entrerà nella preferenziale esistente su Gregorio VII, fino a Cornelia e Pineta Sacchetti, dove è stato trovata una nuova posizione del capolinea. La deviazione verso piazza Risorgimento, ad oggi, ancora non è pronta.

I costi dell'opera

L'opera costerà, secondo le stime attuali, circa 250 milioni, materiale rotabile escluso. Su quasi tutta la tratta centrale non ci sarà alcuna perdita di parcheggi, hanno spiegato i tecnici dell'Agenzia questa mattina. Mentre per quanto riguarda i tempi è stato l'assessore alla Mobilità Pietro Calabrese, a ricordare il cronoprogramma. 

"Dopo la presentazione della richiesta di finanziamento ad ottobre - ha detto - il Mit, entro la primavera del 2021, potrebbe confermare l'opera e le risorse. Poi bisognerà aspettare i tempi della convenzione, quindi altri 6 mesi circa. Si arriva così ai primi mesi del 2022 e a quel punto bandiremo la gara che ci porterà via un anno. I lavori potrebbero partire quindi nel 2023, con cantieri integrati anche con quelli della tratta T2 della linea C della metro. Ricordo che non sarà solo un intervento trasportistico ma anche il pretesto per nuove proposte progettuali di decoro urbano lungo tutto il progetto". 

A settembre, ha ricordato l'agenzia Roma servizi per la Mobilità, "sarà anche pronto il progetto da presentare al Mit per il prolungamento dell'8 da piazza Venezia a piazza Vittorio".

"Ricordo ancora una volta - ha poi commentato Stefàno - che questo intervento sarà una occasione unica di riqualificazione e rigenerazione dei tanti punti attraversati, oggi talvolta preda del degrado e abbandono anche se centralissimi (penso a tutta l'area di via Einaudi) o di rilancio dei siti archeologici e museali lungo il percorso".


 

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