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Raggi lancia un video degli 'scrocconi' del bus: i cittadini per la lotta contro gli incivili

La sindaca: "Guardate cosa accade quando i cittadini onesti scoprono gli scrocconi". Ieri il lancio del nuovo sistema di segnalazioni on line

Da una parte lo "scroccone", dall'altro il cittadino onesto che armato di telefonino lo riprende mentre osa addirittura lamentarsi. E poi l'amministratore, la sindaca Raggi nel caso specifico, che ripropone il video 'rubato' ai suoi adepti su Facebook e Twitter (vedi post in basso), per vantarsi della nuova stretta legalitaria, con tornelli e controllori, contro i "portoghesi". Il filmato però lascia perplessi e una domanda non può che sorgere spontanea: cosa aggiunge l'indignazione dell'onesto mostrata a gran voce sul web a un sistema già costruito per stanare da solo i furbetti e sanzionarli?

I tornelli, lo ricordiamo, sono stati installati in via sperimentale prima sul bus 669, poi sul bus 62. E in tanti concordano: è il miglior sistema possibile per contrastare l'evasione tariffaria. Le grandi capitali europee insegnano. Due sbarre vietano l'ingresso senza ticket e due dipendenti Atac verificano possesso e validità del titolo di viaggio, spiegando in questa fase la novità specie agli anziani. Quando - e se - il sistema verrà esteso a tutti i mezzi in circolazione i risultati saranno immediati e il giro di vite in tal senso potrà dirsi compiuto. E nel frattempo ben vengano i test.

Ma non è chiaro l'apporto del video con il "giustiziere" che bacchetta lo "scroccone". Che dà manforte al controllore ripetendo le sue stesse frasi con tono severo mentre lo smartphone entra in azione: "Devi scendere", "o scendi o non monti". E non è chiaro il commento della sindaca Raggi, che invece semplicemente di elogiare (a ragione) il nuovo metodo sperimentato, si bea delle reazioni delle virtuose sentinelle: "Stiamo sperimentando i tornelli sugli autobus della città. Guardate cosa accade quando i cittadini onesti scoprono gli scrocconi". 

Cosa accade è banale: un semplice cittadino fa la voce grossa mentre si erge a paladino della giustizia, senza che questo abbia alcuna utilità dal momento che, proprio accanto a lui, c'è già un incaricato di pubblico servizio messo lì apposta per punire chi ha sbagliato. L'unico fine sembra quella di fomentare gli animi. Lo dimostrano centinaia di commenti di utenti infervorati, per lo più dalla parte degli indignati, che litigano rabbiosi con chi dissente sul ruolo dell'onesto delatore. 

D'altronde la nuova linea comunicativa scelta dalla sindaca grillina sta emergendo forte e netta: mostrare che c'è una Roma civile che collabora con l'amministrazione per cambiare la città. Basta parlare di inefficienza del Campidoglio, ora il cittadino può cercare altri obiettivi su cui scaricare il malcontento. Da qui i video postati in rete che mostrano i furbetti della differenziata o i vandali del bike sharing. E ieri il lancio del nuovo sistema unico per le segnalazioni, che permetterà ai cittadini di segnalare, appunto, cosa non va: doppie file, posteggi per disabili occupati da chi non ne ha diritto, utenti che gettano il vetro nel secchione della carta e via discorrendo. Un modo per responsabilizzare il cittadino, sperando che poi sulle criticità si riesca a intervenire. Il rischio? Che la denuncia si trasformi in delazione fine a sè stessa. Vedi il caso del bus e del passeggero senza biglietto. Tornelli e controllori erano più che sufficienti. 

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