rotate-mobile
Politica

Derattizzazioni ferme al palo: il bando non c'è e i topi ballano 

Ancora niente gare. L'interrogazione dei dem: "Si faccia chiarezza"

Era aprile e il caso del bimbo morso da un topo a villa Gordiani, con polemiche della ministra alla Salute Lorenzin, portava nuovamente alla ribalta la questione topi. Facemmo il punto su quanto fatto dalla giunta Raggi per allontanare i ratti dalle strade della Capitale. L'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari annunciava un imminente piano di disinfestazione. Ma sei mesi dopo tutto tace. Rientrati dalle ferie i romani fanno i conti con i problemi che avevano lasciato a casa. La macchina è ancora ferma allo stesso punto, senza un bando per l'affidamento del servizio, con un primo stanziamento per i municipi ma solo per quanto riguarda le scuole (500mila euro alle circoscrizioni), e i roditori che continuano a vagare tra cassonetti, cespugli, marciapiedi. 

Cronistoria di un (pessimo) servizio

Fino alla primavera del 2016, prima delle elezioni comunali, gli interventi di derattizzazione venivano gestiti dai municipi con i fondi di Amacard, somme extra bilancio stanziate da Ama con uno strumento che consentiva di trasformare le sanzioni inferte per inadempienze alla municipalizzata in servizi extra rispetto al contratto di servizio. Con apposita delibera del 2015 si decise di affidare le derattizzazioni a ditte esterne da selezionare tramite bandi di gara. 

Poi la caduta dell'ex sindaco Ignazio Marino ha bloccato le procedure. Sotto il commissario Tronca, e nel periodo del Giubileo quando non la città non poteva permettersi di accogliere i pellegrini in mezzo ai ratti, le risorse di Amacard sono state riaccentrate in capo dal dipartimento Ambiente e si è proceduto con fondi extra. Con l'amministrazione Raggi però non è arrivato nessun bando. Per adesso si è tirato a campare tramite affidamenti ai municipi per quanto riguarda le scuole, e tentando in parallelo di riallocare le risorse di Amacard nel bilancio della partecipata. Operazione quest'ultima bocciata dalle opposizioni e finita all'attenzione di Anac.

Sul tema un'interrogazione alla sindaca Raggi e all'assessore Montanari firmata dalle consigliere dem Valeria Baglio e Ilaria Piccolo. Si chiede di "conoscere lo stato di pubblicazione delle gare per le derattizzazioni, attese ormai da fine 2016, per sapere quali fondi si intendano destinare ai 15 municipi romani, e se esista un Piano di programmazione degli interventi, che riguardi oltre le scuole anche giardini e parchi pubblici, strade e uffici capitolini e chi in questo periodo sta effettuando tale servizio e con quale modalità. Inoltre, si chiede la lista degli interventi effettuati dal termine della proroga del Commissario Tronca a oggi e l’elenco delle ditte intervenute". 

A commentare su Facebook anche l'ex assessore all'Ambiente, Estella Marino: "Derattizzazione, semplicemente bisognava fare la gara d'appalto (non è possibile fare l'affidamento ad Ama perché è permesso dalla norma l'affidamento diretto solo dei servizi inerenti il ciclo dei rifiuti, come peraltro è scritto nella delibera di affidamento del 2015). È passato un anno, si sapeva dall'inizio (con Tronca si era già in proroga), avete pure provato a riaffidarlo ad Ama, cosa che nn si può fare, continuate a dire che è colpa di quelli prima?".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Derattizzazioni ferme al palo: il bando non c'è e i topi ballano 

RomaToday è in caricamento