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Tmb Salario, l'incendio ridà fiato a Cerroni: "Mesi che denuncio, ho la soluzione"

Parla il patron di Malagrotta: "Da mesi ho scritto a tutte le autorità"

Trasferire la parte umida dei rifiuti da stabilizzare nell’impianto, “collaudato ma inoperoso”, di Guidonia. Mentre il centro trattamento meccanico biologico del Salario brucia e Roma è a un passo dall’emergenza, Manlio Cerroni torna a far sentire la propria voce. Il proprietario della discarica di Malagrotta, e del citato impianto di Guidonia, fresco di assoluzione nel maxi processo sulla gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio, ha puntato il dito contro le istituzioni cittadine: “Ora denuncio tutti, sono mesi che lancio allarmi sulla situazione del Tmb Salario” ha affermato all’Adnkronos. “Da mesi ho scritto a tutte le autorità, dal presidente del Consiglio al ministro dell'Ambiente, da Zingaretti alla Raggi, addirittura al presidente del III Municipio”.

Poi la soluzione per abbattere “in 15 giorni questo disastro”. Nel Tmb, spiega Cerroni, “il secco viene trasformato in cdr che viene mandato a San Vittore e l'umido dovrebbe essere stabilizzato ma un impianto di stabilizzazione non può stare dentro la città” sottolinea. “È ovvio che i residenti del quartiere protestino violentemente”. Da qui la soluzione: “L'umido fresco, che ancora non puzza, andrebbe preso e trasferito per essere stabilizzato a Guidonia, dove è presente un impianto operativo collaudato ma inoperoso che rientra nella nostra galassia”.

La lettera citata risale al 26 settembre scorso. Una lettera rimasta senza risposta, tanto che Cerroni l'ha successivamente resa pubblica inviandola ai media, spiegando che nel testo si prospetta “la soluzione per risolvere in breve tempo e concretamente il problema del TMB del Salario, alleggerendo la pressione e il disagio che vivono i cittadini di quella zona, sempre in attesa ovviamente del 2021 quando le soluzioni mirabolanti annunciate dalla sindaca Raggi e dal suo staff risolveranno per sempre e nel modo migliore il problema non solo del Salario ma di tutti i rifiuti di Roma”.

Nella missiva, inviata anche al Presidente della Repubblica, Cerroni metteva “a disposizione la mia competenza e la mia passione”. Da qui la richiesta di “dialogare con il presidente dell'Ama per concertare gli aspetti operativi che ho ben presenti e, con le mie proposte rese operative, con spirito collaborativo e di solidarietà cittadina”. Il patron di Malagrotta fissa anche una data: “Le garantisco che entro il 28 febbraio tutta Roma tornerà pulita come merita utilizzando a pieno solo gli impianti di cui la Regione Lazio dispone. L'Ama e l'Amministrazione proseguiranno intanto nella ricerca e nella realizzazione di quelle soluzioni definitive di cui si parla e che avete prospettato come realizzabili entro il 2021, a partire dall'incremento della raccolta differenziata”. 

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