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Tiberis 2020, tra ritardi e carenze un film già visto: “Rischia d’essere un’occasione sprecata”

L’assenza di comunicazione ed il consueto ritardo nell’apertura contraddistinguono anche la terza edizione di Tiberis. Ciaccheri: “Non si facciano gli errori del passato, serve più trasparenza”

Sotto ponte Marconi la banchina, ripulita e sfalciata, è stata tirata a lucido per ospitare ombrelloni e sdraio. Il Campidoglio sta lavorando per allestire la spiaggia sul Tevere. I romani, vedendo gli operai nel cantiere, di stanno ponendo delle domande. Su tutte, ce n'è una alla quale l'amministrazione non sta rispondendo: quando aprirà al pubblico?

Le offerte degli sponsor

Per l’edizione 2020 di Tiberis, il Campidoglio ha deciso d’indire un bando. Un avviso pubblico per sondare l’interesse degli sponsor privati a fornire gli arredi che, sulla banchina, verranno posizionati. Il termine per la presentazione delle offerte è scaduto alle ore 12 di venerdì 3 luglio. Sondata la disponibilità delle aziende a fornire sedie, sdraio ed ombrelloni, Roma Capitale deve decidere come organizzare l’allestimento. E deve comunicare i tempi relativi all’apertura. Lo farà senza essersi confrontata con l’ente di prossimità.

L'assenza di confronto

“Gli incontri che erano stati previsti ed a cui era invitato il Municipio VIII sono stati continuamente rimandati” ha fatto sapere il capogruppo di LeU Samuele Marcucci “dopodiché l’ufficio di scopo del Tevere ha deciso di procedere senza confrontarsi con il nostro municipio”. L’assenza di confronto è stata denunciata anche dal Minisindaco Amedeo Ciaccheri. “Oggi anche questo spazio potrebbe rappresentare una grande occasione per ripensare l'estate romana dentro la città, il problema rimane sempre lo stesso: il Municipio, il territorio, le reti sociali, la città non è informata di quelle che sono le azioni strategiche che dovrebbe costruire la Sindaca di Roma” ha dichiarato il presidente del Municipio VIII.

Le edizioni precedenti

Nel puntare l’indice contro l’amministrazione capitolina, l’ente di prossimità ha elogiato il lavoro svolto dall’ Agenda Tevere, la Onlus che “ ha curato la promozione della spiaggia” facendo in modo che diventasse, nella precedente edizione, “un’ occasione per la città”. Ma anche in quel caso l’apertura è avvenuta ad agosto, dunque in netto ritardo rispetto l’avvio della stagione estiva. E quindi i romani ne hanno potuto beneficiare solo in parte.

Gli errori da evitare

Cosa auspicare dunque per la terza edizione di Tiberis? “Non bisogna fare gli errori del passato, occorre aprire un confronto con il Municipio e con il territorio” lavorando sulla “trasparenza”  e sulla “programmazione comune” ha suggerito Ciaccheri. Anche perché, questa edizione, a causa del coronavirus, sarà davvero particolare. Un motivo in più per lavorare in maniera coesa ad un progetto che, per la stessa ammissione del presidente Ciaccheri, rappresenta un’opportunità per la città. Se però, nel silenzio dell’istituzioni, Tiberis aprirà nuovamente ad agosto, allora il suo destino sarà chiaro. Ed avrà il sapore di un’altra occasione sprecata.
 

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