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Teatro Valle, gli attivisti restano nel foyer: "Vogliamo resti bene comune"

I manifestanti chiedono garanzie: "Vogliamo al più presto risposte". L'assessore e il direttore del teatro: "Il 2 settembre appuntamento per la firma della convenzione. Il teatro sia liberato tutto"

Il teatro Valle non è più occupato, ma gli attivisti non mollano, anzi rilanciano. E per farlo hanno deciso di non abbandonare completamente la struttura ma di tenere il foyer "per vigilare sul fatto che il teatro non venga chiuso". Di fatto quindi la vicenda non ha conosciuto ancora la parola fine e anche per questo l'assessore Marinelli e il direttore del teatro Sinibaldi hanno lanciato un appello a liberare completamente la struttura per avviare i lavori.

GLI ATTIVISTI - Dopo lo sgombero della struttura, avvenuto ieri in serata, in mattinata nel corso di un punto stampa gli attivisti hanno richiesto il ritorno dell'energia elettrica. "La fine dello stato di occupazione è  stato un segnale di fiducia da parte nostra - ha detto Ilenia Caleo -, loro hanno risposto staccando la corrente. Per proseguire il dialogo sul futuro del Valle la prima cosa è che le istituzioni ci ridiano la corrente elettrica". La richiesta è stata soddisfatta dopo poche ore. "Vogliamo al piu' presto risposte sulla gestione del Valle, sul suo status di bene comune - ha detto Silvia Gallerano, un'attrice e attivista. Ci ritiriamo in una sola parte del teatro per vigilare sul fatto che il Valle non venga chiuso".

Gli attivisti - artisti e maestranze - vorrebbero che la trattativa con il Teatro di Roma e il Campidoglio, a loro dire ancora in alto mare, si svolgesse nello stesso foyer del Valle, "come segnale alla citta'" ha detto Ilenia Caleo, che assieme a Gallerano ha condotto la conferenza stampa di stamani.

ROMA CAPITALE E IL TEATRO VALLE - E' una nota congiunta firmata dall'assessore alla cultura Marinelli e dal presidente dell'associazione Teatro di Roma Sinibaldi a tentare la mediazione. "Roma Capitale e il Teatro di Roma da settimane hanno avanzato una loro proposta per una soluzione positiva per il Teatro Valle. Questa soluzione passa per il conferimento dello stabile al Teatro di Roma, per un forte progetto di rilancio da realizzare anche attraverso la valorizzazione delle esperienze che si sono svolte dentro al Valle in questi tre anni. Il Teatro di Roma si è impegnato nell'avvio di un confronto per pervenire alla stesura e alla stipula di una convenzione per un progetto sperimentale di Teatro partecipato con la Fondazione Teatro Valle Bene Comune".

"Tutto questo - lo ripetiamo - puo' avvenire solo a condizione che il Teatro Valle nella sua interezza venga consegnato a Roma Capitale per l'immediato conferimento al Teatro di Roma- aggiungono Marinelli e Sinibaldi- La nostra posizione resta invariata. L'impegno che ci assumiamo oggi è quello di far sì (dopo il sopralluogo della Soprintendenza statale e un progetto per la messa a norma) che i lavori permettano al più presto la riapertura del foyer che verrà destinato a un punto informativo del Teatro di Roma e potrà essere utilizzato dalla Fondazione Valle Bene Comune come luogo aperto di incontro tra l'istituzione teatrale e la citta'".

E ancora: "Contemporaneamente possiamo fin da ora fissare il calendario degli incontri: il primo appuntamento sarà il 2 settembre con il direttore del Teatro di Roma, Antonio Calbi, per avviare gli incontri necessari alla stesura e alla firma della convenzione tra Teatro di Roma e Fondazione Teatro Valle Bene Comune. Questi i nostri impegni. Ci attendiamo che coerentemente da quanto detto ieri, il Teatro Valle sia lasciato immediatamente e interamente a Roma Capitale e, quindi, al Teatro di Roma".

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