Teatro Opera, lo sciopero 'colpisce' la Bohème: niente orchestra per la prima a Caracalla
L'opera pucciniana è stata eseguita solo con il pianoforte. Tra il pubblico qualcuno se ne è andato chiedendo il rimborso. Fuortes: "Rispettiamo il diritto a protestare"
Niente orchestra, solo pianoforte. Alla fine lo sciopero annunciato dai sindacati ha colpito nel segno e la prima della Boheme andata in scena a Caracalla ieri sera è stata una prima 'mutilata'. In troppi tra gli orchestrali che avrebbero divuto eseguire l'opera di Puccini hanno aderito alla mobilitazione rendendo di fatto impossibile una corretta esecuzione. Da qui la decisione del Teatro dell'Opera di Roma di ricorrere ad un solo strumento.
Di fronte alla platea piena di spettatori il sovrintendente dell'Opera Carlo Fuortes ha annunciato di voler rispettare la volontà dei lavoratori a scioperare. E gli spettatori? Chi non ha gradito l'inaspettato cambio di programma si è alzato e se ne è andato con la possibilità di chiedere il rimborso del biglietto. In tanti però sono rimasti
Nel pomeriggio la Cgil aveva confermato lo sciopero. "Siamo soddisfatti però dell'incontro e delle comunicazioni fatte da Pasqua Recchia, tenuto conto che erano le stesse che ci hanno sostenuto e che ci hanno indotto a non firmare quella che era una cambiale in bianco" ha spiegato all'agenzia Dire Alberto Manzini della Slc Cgil Roma e Lazio, al termine dell'incontro avuto con Antonia Pasqua Recchia, segretario generale del ministero per i Beni culturali, sulla mancata firma dell'accordo di Cgil e Fials con il Teatro dell'Opera. Il segretario "ci ha confermato che i progetti industriali, quindi anche quello del Teatro dell'Opera, rispetto alle rappresentazioni che si programmano devono contenere i costi e le persone che ci lavorano. Noi non abbiamo sottoscritto l'accordo proprio per questo motivo, e lei ha confermato ciò che noi abbiamo sostenuto, c'è qualcosa che manca".
