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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Tavolini, guerra ai nuovi piani: Alemanno chiede sospensione fino a settembre

L'ex sindaco ha presentato ieri una mozione in aula Giulia Cesare. Appoggio compatto da Pdl e Movimento Cinque Stelle, in aula decine di esercenti del centro

Per qualcuno una battaglia per la legalità dalla quale non sono ammessi dietro front. Per altri un affronto, in tempo di crisi, ai guadagni degli esercenti del centro, che senza tavolini rischiano il crollo. La guerra sui PMO, piani di massima occupabilità, va avanti. Ieri, in aula Giulio Cesare, la mozione dell'ex sindaco Alemanno che chiede a Marino un'ordinanza specifica per la sospensione dei nuovi piani fino a settembre, quelli scattati dal primo marzo dopo 60 giorni di proroga già concessi dall'assessore al commercio, Marta Leonori. 

Presenti alla seduta consiliare decine di esercenti, rappresentati da Claudio Pica dell'Associazione Bar e Gelaterie di Roma e da Fabio Mina della Lupe. A favore della mozione di Alemanno il Pdl e il Movimento Cinque Stelle, contrario il Pd. In tarda serata i rappresentanti delle associazioni sono stati convocati dai capigruppo. E il voto è slittato al prossimo giovedì. 

Intanto i ristoratori non mollano la presa, e dopo le proteste in piazza del 28 febbraio, chiedono una revisione delle regole, piazza per piazza. Visto e considerato, spiega Mina, che l'occupazione di suolo pubblico frutta alle casse capitoline "9 milioni di euro di introiti, di cui 6 milioni nel Centro storico e Prati. Quindi, con i piani di massima occupabilità si avrebbe una minore entrata di circa 2,5 milioni di euro".

"Siamo in Consiglio comunale perchè speriamo che la politica del fare una volta per tutte possa risolvere il problema dell'occupazione di suolo pubblico - aggiunge Claudio Pica, segretario dell'Associazione esercenti bar e gelaterie, anche lui in Aula Giulio Cesare insieme a un folto gruppo di titolari di ristoranti e bar del Centro- a vantaggio di una categoria che rischierebbe che qualche azienda chiuda mandando a casa migliaia di persone, in un momento di difficoltà per l'occupazione. Ci auguriamo quindi che maggioranza e opposizione possano approvare delle mozioni affinchè la Giunta possa recepire le nostre ragioni". 

Pica, che insieme agli altri rappresentanti degli esercenti ha consegnato una lettera a tutti i consiglieri sulla questione dei piani di massima occupabilità, annuncia nuove forme di dissenso. "Stiamo organizzando altre proteste, come un referendum da sottoporre a tutti i cittadini romani e turisti perchè la politica possa recepire le nostre ragioni". 

Applausi invece allo scattare dei nuovi piani e dei primi controlli della settimana arrivano compatti dal parlamentino di via della Greca. "Nessun dubbio sulla battaglia per la legalità condotta in prima linea e con coraggio dalla presidente Sabrina Alfonsi e dall'assessore al commercio Jacopo Emiliani Pescetelli per riportare il rispetto delle regole nel centro di Roma - dichiara il consigliere Pd Tommaso Giuntella - Fa semmai sorridere che Alemanno chieda di sospendere un provvedimento approvato nel 2010 lui stesso, e non a caso fatto male abbastanza da rischiare di gettare nella stessa confusione abusivi e onesti, senza garanzie di sviluppo per il futuro della città".

Lunedì è toccato a piazza della Rotonda e a via della Maddalena, dove tre locali sono stati multati con tanto  di stelline disegnate in terra con la vernice a delimitare gli spazi autorizzati. Ieri invece, nel mirino dei controlli, sono finiti quattro locali a piazza Santa Maria in Trastevere. Qui però qualcosa è andato storto. 

Lo riporta Il Tempo. I vigili sono intervenuti per le sanzioni quando si sono accorti che le carte fornite dal Municipio non erano le stesse che avevano in mano loro: uno dei locali aveva vinto un ricorso contri i PMO, ma via della Greca non ne sapeva niente. Già, una bella cantonata che ha mandato gli esercenti su tutte le furie: "Vengono qui da noi invece di pensare ai tanti abusivi che ci sono". 

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