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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Una targa per Gramsci nella clinica in cui è morto. L'impegno del ministro Sangiuliano

Il responsabile della cultura in una lettera ai vertici della clinica Quisisana: "Ritengo doveroso accogliere l'appello di studiosi e cittadini ad apporre una targa commemorativa nel luogo dove si spense"

Una targa in ricordo di Antonio Gramsci nella clinica in cui trovò la morte, a Roma. Gennaro Sangiuliano, ministro della cultura, ha scritto una lettera ai vertici della clinica Quisisana, nel cuore dei Parioli, dove 87 anni fa l'intellettuale sardo e martire antifascista trovò la morte nel 1937. Chiara la richiesta: una targa commemorativa "in ricordo della personalità di Antonio Gramsci, deceduto in questa struttura, dopo un ricovero doloroso e in regime di libertà condizionata".

Le parole di Sangiuliano

Sangiuliano ha dato disponibilità del ministero a farsi carico degli oneri economici per installare la targa commemorativa in ricordo dell'autore della monumentale impresa dei "Quaderni dal carcere". "Antonio Gramsci è una della più grandi personalità intellettuali e politiche dell'Italia del Novecento, ingiustamente perseguitato dal fascismo per le sue idee - dichiara il ministro Sangiuliano - Ho più volte annunciato che dedicheremo alla sua personalità e opera una mostra, ma ritengo doveroso accogliere l'appello di studiosi e cittadini ad apporre una targa commemorativa nel luogo dove si spense". 

Gramsci trascorse nella clinica Quisisana, in cima al quartier Parioli, gli ultimi venti mesi della sua vita: vi fu ricoverato dal 24 agosto 1935 sotto "sorveglianza poliziesca severissima con tre poliziotti giorno e notte".

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

Il precedente

In occasione dell'ottantesimo anniversario della morte, nel 2017, la richiesta di una targa in ricordo di Gramsci alla clinica Quisisana fu avanzata a livello istituzionale dl Municipio II di Roma. Negli ultimi mesi la stessa sollecitazione è stata fatta dalla Fondazione Gramsci e direttamente dal Comune di Roma, con un intervento dell'assessore alla Cultura Miguel Gotor.

Dopo il diniego dell'attuale proprietà della casa di cura, poche settimane fa è arrivato l'appello lanciato da un gruppo di studiosi - primo firmatario Fabio Fabbri, già docente di storia nelle Università di Salerno, alla Sapienza e a Roma Tre - e intellettuali che è stato appoggiato dal quotidiano "Il manifesto", che ha anche avviato una raccolta di firme sul suo sito. Un appello che ora è stato raccolto e fatto proprio dal ministro Sangiuliano, pronto a intervenire direttamente per realizzare la targa commemorativa.

Il Pd in Campidoglio apprezza

Apprezzamento da parte del gruppo consigliare del Pd in Campidoglio: "Bene ha fatto il Ministro Sangiuliano a sostenere le ragioni di quanti, sottoscrivendo un appello del quotidiano Il Manifesto, stanno chiedendo l'apposizione di una targa commemorativa alla memoria di Antonio Gramsci nella clinica ai Parioli dove morì. Lo abbiamo fatto settimane fa anche noi, depositando una mozione del Pd in Assemblea Capitolina a prima firma Battaglia che, a questo punto, speriamo venga votata all'unanimità. Crediamo infatti che la memoria sia un ingranaggio collettivo e che quanti hanno permesso la nascita del pensiero democratico, con il loro sapere e le loro scelte politiche, debbano essere ricordati e onorati". 

Apprezzamenti anche in Fdi. Il presidente della commissione Cultura della Camera e responsabile nazionale Cultura e Innovazione di Fratelli d'Italia, Federico Mollicone, ha definito "l'impegno di Gennaro Sangiuliano per ricordare Antonio Gramsci con una targa alla casa di cura Quisisana a Roma dove morì. Da sempre sosteniamo la necessità di un percorso di sintesi nazionale nell'ambito culturale e Gramsci è stata una delle personalità più influenti sulla politica e sulla filosofia nel Novecento. Costruiremo un immaginario realmente comunitario".


 
 

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