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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Stipendi, si lavora per salvare dipendenti: "Il salario accessorio va garantito a tutti"

Così su Twitter il primo cittadino, in continuo contatto con i dirigenti e i rappresentanti governativi per arrivare a un accordo sul taglio delle buste paga. Termine ultimo per pagare gli stipendi del mese è martedì 13 maggio

Siamo agli sgoccioli. Questione di ore e scadrà il tempo limite per firmare le mandate di pagamento ai dipendenti capitolini. Martedì 13 maggio. Passata la dead line, se i salari, accessorio compreso, non arriveranno in busta paga, si preannuncia il baratro. I sindacati sono sul piede di guerra e la città è a rischio blocco. 

Così si lavora anche nel weekend per scongiurare l'accetta sul salario accessorio, quella parte di retribuzione legata alla produttività del lavoratore che il Mef ha giudicato illegittima nelle modalità di erogazione applicate dal Campidoglio. Il sindaco Marino è in contatto continuo con dirigenti e rappresentanti governativi alla ricerca della quadra. E dà aggiornamenti su Twitter: “Il salario accessorio va garantito perché tutti i dipendenti lo meritano, non per timore di diffide. Anche stasera sono al lavoro col governo”.

Un'alternativa è già stata studiata: una circolare dell'Aran l'Agenzia per le negoziazioni delle pubbliche amministrazioni che consenta il saldo del mese di maggio in attesa ridefinizione del contratto decentrato. A ciò si aggiungerebbe un possibile intervento del prefetto Pecoraro. La risposta dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Intanto le sigle sindacali rimangono compatte nella protesta.
 
"Lunedì - annunciano in una nota - partirà la diffida legale al sindaco Ignazio Marino e alla giunta comunale a non procedere a modifiche unilaterali del trattamento normativo e retributivo dei dipendenti del Comune di Roma Capitale e in particolare alla sospensione del trattamento retributivo accessorio in violazione della legge, della Contrattazione Collettiva Nazionale ed Integrativa". 

I segretari generali delle tre sigle, Natale Di Cola (Fp-Cgil), Roberto Chierchia (Cisl-Fp) e Sandro Bernardini (Uil-Fpl), sono decisi a mettere in atto tutte le azioni legali e di protesta necessarie a difendere i 24 mila lavoratori. "Non lasceremo che la politica locale e nazionale giochi irresponsabilmente sulla pelle di lavoratori che in questi anni hanno garantito i servizi pubblici a milioni di persone, famiglie e imprese. 

Bisogna farla finita con questo modo di amministrare e gestire la cosa pubblica. Se il sindaco Marino continuerà a non prendere decisioni chiare sul tema del salario accessorio, sara' la nostra protesta a richiamarlo ai suoi doveri". Martedì, dopo le assemblee previste in tutti i posti di lavoro del Comune, una conferenza stampa in cui verranno comunicate ulteriori iniziative di mobilitazioni. Poi lo sciopero del 19.

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