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Martedì, 23 Aprile 2024
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Strisce blu, il M5s valuta il passo indietro sulla riattivazione: possibili sconti sulle tariffe

Oggi al voto due mozioni di Pd e FdI. Alcuni consiglieri grillini vorrebbero un passo indietro sul provvedimento. Da Di Palma la proposta degli sconti, "ma l'iter burocratico è troppo lungo"

Non si placa lo scontro sulla riattivazione della sosta tariffata. Tanto che la maggioranza  M5s sta valutando in queste ore un parziale dietro front. Sospese durante il periodo di lockdown, le strisce blu (1,20 euro l'ora dentro la Ztl, 1 euro fuori) sono state ripristinate dal 4 maggio, con le prime ripartenze di attività produttive e uffici, scatenando un putiferio di polemiche da opposizioni e rappresentanti di categoria dei commercianti.

Agevolare gli spostamenti in auto infatti, tornando a parcheggi gratis specie in Centro storico, potrebbe avere ricadute positive sui negozi messi in ginocchi da due mesi di incassi zero. Da qui i duri attacchi delle minoranze. L'ultimo nelle scorse ore della leader Giorgia Meloni diretto alla sindaca Virginia Raggi: "Scelta che ci sorprende, e dire che per ragioni sanitarie sarebbe preferibile in questa fase incentivare gli spostamenti con mezzi propri, limitando il rischio di affollamento sui mezzi pubblici".

Ed è proprio a firma Fratelli d'Italia una delle due mozioni in calendario oggi in Consiglio comunale per chiedere proprio il passo indietro e l'azzeramento della tariffa. L'altro atto, sulla stessa linea, è del Partito democratico. Entrambe, salvo sorprese, verranno bocciate. Il M5s dovrebbe votare contro. Anche se non sono escluse spaccature, perché tra gli stessi grillini c'è chi pressa sulla giunta insieme alle opposizioni per un ripensamento.

Un compromesso possibile, secondo quanto trapela da palazzo Senatorio, potrebbe essere quello di applicare degli sconti sulle tariffe, magari abbassando il ticket giornaliero di 4 euro. Sulla scia di quanto già suggerito dal consigliere pentastellato Roberto Di Palma in una seduta di commissione Mobilità. Lo stesso aveva proposto agevolazioni sugli abbonamenti mensili: 30 euro mensili contro i 70 attuali. Come un abbonamento Atac al trasporto pubblico: "Sarebbe un aiuto per le persone che utilizzano la sosta tariffata per andare al lavoro senza caricare i mezzi pubblici". Ci sarebbero però degli oggettivi problemi burocratici: "Dagli uffici del dipartimento, che ha verificato la fattibilità della proposta, ci è stato spiegato che il tema di una riduzione tariffaria seppur temporanea, deve necessariamente passare prima da una delibera di giunta e poi dall'aula Capitolina". Tempi troppo lunghi per le esigenze legate a un contesto ancora emergenziale. 

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