Una strada per Stefano Cucchi: "Che faccia da monito per l'Italia"
L'annuncio di Vittorio Sgarbi, sindaco di Sutri: "Lui martirizzato, è richiamo importante per tutti i cittadini"
Una strada per Stefano Cucchi nel comune di Sutri. Ad annunciarlo il Sindaco, Vittorio Sgarbi: "Ritengo che nella vasta impresa di denominazione di strade, come richiamo ai cittadini di Sutri come dell'Italia, sia un monito importante l'intitolazione di una strada a Stefano Cucchi, essendo stato martirizzato nove anni fa, il 22 ottobre 2009" - ha detto il primo cittadino e critico d'arte.
Una strada per Stefano Cucchi
Mancando un anno ai dieci necessari secondo la legge per la titolazione di una strada, l'amministrazione del comune nel viterbese è già pronta a chiedere al prefetto la deroga per poterlo fare entro quest'anno.
"In ogni caso - ha fatto presente Sgarbi - il 22 ottobre 2019 tale atto potrebbe essere dopo l'annuncio, compiuto in termini di legge".
Il caso Cucchi: carabiniere rivela pestaggio
Un caso, quello di Stefano Cucchi, geometra 31enne deceduto all'ospedale Sandro Pertini di Roma sei giorni dopo essere stato arrestato per possesso di droga dai carabinieri i quali, secondo la Procura, lo avrebbero massacrato di botte, che di recente si è arricchito di un nuovo importante elemento.
Un carabiniere ha rivelato il pestaggio accusando altri due colleghi. Francesco Tedesco, uno dei cinque militari imputati avrebbe confessato quanto successo durante e dopo le fasi dell'arresto di Cucchi, indicando come autori del pestaggio i colleghi Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro, accusati con Tedesco di omicidio preterintenzionale e di abuso di autorità e dicendo che il maresciallo Roberto Mandolini e il carabiniere Vincenzo Nicolardi erano a conoscenza di quanto avvenuto.
Caso Cucchi: carabiniere rivela il pestaggio ed accusa altri due colleghi
Ad annunciare la novità è staro il pm Giovanni Musarò davanti alla prima Corte d'Assise, rivelando come, il 20 giugno scorso, Francesco Tedesco abbia presentato una denuncia in procura sulla vicenda, a seguito della quale, tra luglio e ottobre è stato sentito tre volte dai magistrati.
"Secondo quanto messo a verbale da Tedesco, Roberto Mandolini sapeva fin dall'inizio quanto accaduto - ha detto il PM - Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro furono gli autori del pestaggio su Cucchi e Vincenzo Nicolardi, quando testimoniò nel primo processo, mentì perché sapeva tutto e ne aveva parlato in precedenza con lui".
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Processo Cucchi: "Il muro è stato abbattuto"
Una testimonianza che ha trovato il commento di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano: "Processo Cucchi. Udienza odierna ore 11.21. Il muro è stato abbattuto. Ora sappiamo e saranno in tanti a dover chiedere scusa a Stefano e alla famiglia Cucchi".