rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Centro Storico

Movida nel centro storico: stop ai cornetti e ai gelati dopo l'una

Non sarà rinnovata l'ordinanza antialcol, ma dal Campidoglio arriva l'obbligo per i laboratori artigianali di chiudere entro l'una. Proteste dalla Cna di Roma: “Ricorreremo al Tar”

Come anticipato già nei giorni scorsi dal prefetto Pecoraro, l'ordinanza che vietava la vendita di alcolici da asporto dopo le 21 nel centro storico non sarà rinnovata. A partire da domenica quindi niente più divieto di vendita di alcolici, ma il Campidoglio non abbassa la guardia nei confronti della Movida del Centro storico. Anzi, rilancia con nuove regole: chiusura per chi vende panini, gelati o cornetti all'una di notte, marchio di qualità ai locali che chiedono di restare aperti oltre le 2 e divieto di vendere alcolici nei distributori automatici.

I laboratori artigianali come cornetterie, gelaterie, pasticcerie, yogurterie, paninoteche, take-away o rosticcerie non potranno restare aperti al pubblico dopo l'una di notte. Le associazioni culturali e i circoli privati chiuderanno alle 2, come già previsto dalla legge, ma i controlli saranno intensificati.

I pubblici esercizi che hanno la licenza per fare intrattenimento musicale ma che vogliono chiedere una proroga oltre le 2 dovranno rispettare le norme sull'inquinamento acustico, avere vigilanza privata dentro e fuori dal locale, montare un sistema di videosorveglianza, mandare messaggi nei locali contro l'abuso di alcol, fare convenzioni con i radiotaxi per portare a casa chi ha bevuto troppo. I locali che rispetteranno questi obblighi avranno un marchio di qualità.

Stop distributori alcolici: saranno banditi da tutto il territorio comunale i distributori che vendono alcolici a partire dalal metà del mese di marzo. I controlli non diminuiranno: saranno circa 150 i vigili urbani che, nonostante le ordinanze prefettizia e del sindaco non saranno reiterate, continueranno a presidiare le zone della movida romana.

“Gli orari di chiusura dei laboratori artigianali non erano mai stati regolamentati”, spiega l’assessore capitolino alle attività produttive, Davide Bordoni. “Alcune associazioni proponevano le 22, altre le 24. Abbiamo dato la possibilità di chiudere all’1: è un orario congruo che permette di esercitare bene la propria attività”.

Protesta la Cna di Roma che annuncia ricorso al Tar: “Non ci spieghiamo per quale motivo si debbano creare delle discriminazioni tra le attività artigianali e quelle commerciali», dice l’associazione di categoria degli artigiani”.
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Movida nel centro storico: stop ai cornetti e ai gelati dopo l'una

RomaToday è in caricamento