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Cinque Stelle in fermento su nomine e stipendi: su Facebook botta e risposta con Frongia

L'attacco sul social da parte della sorella di Marcello De Vito: "Adesso basta". Risponde il vicesindaco: "Le critiche fanno bene ma sono circolate informazioni non corrette". Intanto la giunta in programma per mercoledì slitta di 24 ore

Il malcontento dentro al Movimento Cinque Stelle su nomine e stipendi, rimasto fino a ieri rinchiuso nelle chat di WhatsApp e in qualche stringata dichiarazioni ufficiale, sbarca sul web. "Adesso basta" tuona l'attacco di un post pubblicato sulla propria pagina da Francesca De Vito, attivista di spicco del movimento romano e sorella di Marcello, presidente dell'Assemblea Capitolina. "Le critiche fanno sempre bene ma sono circolate informazioni non corrette" replica, sempre su Facebook, il vicesindaco Daniele Frongia. 

La Giunta Raggi è sempre più accerchiata dal nervosismo degli attivisti con non poche preoccupazioni anche ai vertici del Movimento che da sempre guardano alla Capitale con attenzione. Ad aver sollevato maggiori proteste è l'ammontare di alcuni stipendi: non solo quello del capo del gabinetto, ma anche i contratti chiusi con alcuni membri dello staff della sindaca come il capo segreteria e il coordinatore dello staff.

Il nodo però non verrà affrontato nemmeno oggi: la Giunta in programma per mercoledì che contava tra i punti all'ordine del giorno anche la riduzione di questi stipendi è slittata di 24 ore. Dal Campidoglio assicurano che i contratti non sono la causa. Il rinvio sarebbe legato a ritardi in merito a una delibera relativa a un bando sulle periferie. L'esecutivo della sindaca avrebbe dovuto parlare anche della nuova governance sulle partecipate elaborata dall'assessore al Bilancio e alle Partecipate. Anche questo dovrà aspettare qualche ora. 

In questo quadro non è di certo passato inosservato l'intervento su Facebook di Francesca De Vito. "Adesso basta" l'esordio. "Dovevamo dimostrare la differenza e la non continuità con il passato e io da attivista lo pretendo! Nessuno di voi ricopre un ruolo politico per "doti personali" ma in quanto appartenente al movimento 5 stelle e per questo deve rispondere a regole e parametri stabiliti!" continua. L'attacco è sulle nomine: "Che Virginia abbia sentito il bisogno di circondarsi di "persone di fiducia" ci può anche stare ..malgrado alcune scelte lascino il boccone amaro in bocca a molti....che poi però ogni persona di fiducia, compreso Daniele debba circondarsi di "amichetti di merende"...questo diventa inaccettabile!".

Poi promette: "Saremo il vostro peggior nemico!" continua De Vito consigliando di guardare "all'interno del personale amministrativo esistente per cercare di risparmiare il più possibile". Poi guarda agli attivisti: "Se proprio bisogna cercare all'esterno cominciate una selezione tra gli attivisti che, con la loro costanza e fatica, hanno contribuito a farvi essere dove siete, ci sono molte belle teste di cultura a prezzi più vantaggiosi".

"Le critiche fanno sempre bene ma evidentemente sono circolate informazioni non corrette" la risposta del vicesindaco Daniele Frongia, tra i commenti su Facebook che ha spiegato: "Ho proceduto (e come me gli altri assessori) a conferire incarichi di diretta collaborazione con l'ufficio del vice sindaco e dell'assessore allo sport (cioè me) attenendomi scrupolosamente a quanto previsto dall'art. 90 del Testo Unico Enti Locali, che prevede il carattere strettamente fiduciario dell'incarico e grandi competenze, elemento tra l'altro richiesta dalla stessa Anci e dalla Corte dei Conti" ha spiegato.

"Le procedure sono state validate dai nostri uffici, dall'avvocatura, dal capo di gabinetto (magistrato) e dalla giunta. Le figure da me scelte, che godono logicamente della mia piena fiducia, hanno le qualità e competenze necessarie per ricoprire i ruoli da me indicati e contribuiranno sicuramente in modo determinante alla nostra battaglia per Roma. Insomma niente amichetti o parenti, solo competenza, professionalità, esperienza ultra decennale, capacità di gestire progetti complessi. L'onestà sta alla base, tutte le persone scelte dagli assessori e dalla sindaca sono di provata onestà, ma l'onestà senza le altre caratteristiche non è utile al bene di Roma. A disposizione per parlarne, ovviamente". 

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