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Stipendi dipendenti capitolini, Fratelli d'Italia protesta in Campidoglio contro i tagli

Il partito romano ha manifestato sotto a palazzo Senatorio contro la decisione dell'amministrazione di decurtare il salario accessorio dei lavoratori comunali

“Giù le mani dal salario accessorio”. Con questo striscione questa mattina Fratelli d'Italia romana ha manifestato nella piazza del Campidoglio in “solidarietà con i dipendenti comunali e per chiedere all'amministrazione di rivedere la decisione di tagliare gli stipendi”. In piazza il capogruppo FdI in Assemblea Capitolina ed ex assessore ai lavori pubblici della giunta Alemanno Fabrizio Ghera, il vice-capogruppo alla Camera Fabio Rampelli, l'eurodeputato FdI Marco Scurria, Federico Rocca, responsabile enti locali del partito e Andrea De Priamo, portavoce romano di FdI. In mattinata è stata anche inviata al sindaco Ignazio Marino una lettera per “esternare il nostro disappunto verso questo provvedimento”.

VIDEO/1 - Fabrizio Ghera: "Tagliare ai dirigenti"

GHERA - “Siamo qui oggi a protestare perché di quattrocento pagine di relazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze l'amministrazione capitolina, in particolare il vicesindaco Nieri, ha iniziato a tagliare proprio dal settore più debole, quello dei dipendenti, mentre nulla viene tolto alle figure dirigenziali” spiega il consigliere capitolino Ghera. “Assistiamo a un'azione da Robin Hood al contrario: si toglie ai più poveri per dare ai ricchi. L'amministrazione ha deciso si prendersela con chi ha salari da mille euro al mese e che senza il salario accessorio non riuscirebbe più nemmeno a mantenere un livello dignitoso di vita” continua Ghera. Da qui la richiesta: “Chiediamo all'amministrazione capitolina mentre porta avanti una trattativa con il Mef, di non tagliare il salario come invece rischia di avvenire da maggio. Ricordiamo che il Mef non chiede di tagliare ma di spendere diversamente i soldi del salario accessorio”.  

VIDEO/2 - Federico Rocca: "A rischio i servizi ai cittadini"

ROCCA e DE PRIAMO - Qualche numero è stato portato da Federico Rocca e Andrea De Priamo: “Questa amministrazione di fronte al Mef dovrebbe far valere il fatto che dal 2008 ad oggi la spesa per il personale è stata ridotta di 120 milioni di euro” spiega. “Bisognerebbe difendere il proprio operato invece di tagliare gli stipendi dei dipendenti”. Al contrario “il rischio è che da maggio i lavoratori comunali non prenderanno più la parte di salario accessorio. In questo modo si mettono a rischio i servizi cittadini. Un percorso assurdo in una città la cui popolazione dal 2011 ad oggi è cresciuta di duecento mila unità”.

VIDEO/3 - Fabio Rampelli: "Colpiscono la classe più debole"

RAMPELLI - A prendere parola anche il deputato Fabio Rampelli: “Siamo qui oggi per stare vicino ai dipendenti capitolini e più in generale a tutti i lavoratori della pubblica amministrazione che negli ultimi anni vengono messi in croce a prescindere dal lavoro che svolgono, da come lo svolgono e dagli obiettivi che raggiungono”. Per il deputato FdI “non c'è meritocrazia mentre proprio su questo principio andrebbero ridefiniti i ruoli all'interno della pubblica amministrazione” afferma. Per Rampelli FdI “non può avallare senza opposizione questa decisione del governo Marino”.  

LA LETTERA - In mattinata il capogruppo capitolino di Fratelli d'Italia ha inviato al sindaco Ignazio Marino una lettera: “è ormai noto che l'amministrazione incontrerà enormi difficoltà nel garantire il pagamento del salario accessorio nella busta paga del prossimo mese di maggio dei dipendenti di Roma Capitale” inizia. “Inutile sottolineare che questa decurtazione di alcune centinaia di euro significa, per i capitolini, non riuscire a mantenere un dignitoso livello di vita quotidiana”. Poi in relazione ai rilievi del Mef che “non si sono fermati” agli stipendi capitolini “ma hanno dichiarato illegittime alcune procedure inerenti alle politiche del personale” tra cui il “decretare ingiustificato una parte del salario dei dirigenti dell'amministrazione e di alcune figure apicali”. Contesta Fabrizio Ghera: “Il taglio del salario accessorio è l'unico atto che l'amministrazione emana”.

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