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Stipendi capitolini, prove di dialogo con i sindacati: "Rimane lo stato d'agitazione"

I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato sindaco e vicesindaco. Rapporti tesi ma con uno spiraglio volto all'intesa. Il Sulpl però denuncia: "Noi esclusi dal tavolo"

Prove di dialogo tra i sindacati e il Campidoglio sulla riforma del salario accessorio dei dipendenti comunali. Dopo la rottura dei giorni scorsi quando, nonostante la mancata firma delle rappresentanze sindacali, la giunta ha approvato la delibera con il nuovo schema, ieri pomeriggio il sindaco Ignazio Marino e il vicesindaco con delega al Personale Luigi Nieri hanno incontrato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil che hanno apprezzato l'apertura dello spazio “per un dialogo politico”. Niente pace, solo una tregua armata su cui pesa non poco la decisione della giunta Marino di proseguire dritto per la sua strada. Mantenuto infatti anche “lo stato di agitazione”.

La battaglia ora si sposta sui contenuti della riforma che, come spiegato dal vicesindaco, contiene “modifiche sostanziali che vertono soprattutto sulla produttività”. Oltre al nodo del pagamento delle indennità di salario per tutti i lavoratori capitolini e le criticità legate all'introduzione della turnazione, tra i fronti caldi che verranno affrontati con dei tavoli figurano la polizia locale e le insegnanti. Per queste ultime, che vedranno aumentarsi le ore settimanali da 27 a 30 con con conseguente tagli delle supplenze e dei livelli occupazionali, c'è già la data del 27 agosto quando si aprirà un tavolo con l'assessore alla Scuola Alessandra Cattoi.

Da ieri i sindacati hanno in mano il testo della delibera e domani, con una conferenza stampa, presenteranno le richieste da avanzare all'amministrazione. Sulla cima del Campidoglio si inizia quindi a vedere uno spiraglio per una trattativa che eviti uno scontro frontale. Ma non per tutti. Il Sindacato unitario dei lavoratori della polizia locale (Sulpl) denuncia di essere stato allontanato dal tavolo. “Nonostante abbiamo sempre partecipato agli incontri ieri siamo stati cacciati dalla stanza in quanto 'non invitati'” denuncia Stefano Giannini, segretario generale del Sulpl Roma che annuncia: “Procederemo con una denuncia all'autorità giudiziaria per comportamento antisindacale della giunta Marino in violazione dell'art. 28 dello statuto dei lavoratori”.  

VICESINDACO – Al termine dell'incontro il vicesindaco Luigi Nieri ha ribadito la “disponibilità al dialogo”. Ha spiegato Nieri: “Stiamo parlando di una modifica sostanziale che verterà soprattutto sulla produttività di sistema, su quella finalizzata e sull'introduzione dei turni, perché quegli istituti che fino a oggi hanno governato il salario accessorio sono stati messi in discussione dal Mef”. Nieri ha annunciato l'apertura di una serie di tavoli. “Successivamente, ci rivedremo per entrare nel merito del contratto decentrato". Secondo il vicesindaco "è necessario tranquillizzare al massimo tutti i nostri dipendenti. Mi sembra che ci siano tutte le condizioni per creare un clima di serenità tra i nostri dipendenti e per migliorare l'efficienza della macchina amministrativa".

CGIL, CISL, UIL – Apprezzata la riapertura del dialogo da parte del sindaco, le sigle sindacali rimangono però sul piede di guerra confermando la loro opposizione al progetto del Campidoglio. Apertura al dialogo quindi ma non sarà facile. “Da una prima occhiata all'atto unilaterale che ci è stato consegnato confermiamo tutta la nostra contrarietà" ha commentato il segretario romano della Cgil Fp, Natale Di Cola. "Dopo quest'ulteriore incontro vedremo se ci sarà l'accordo politico per riaprire una trattativa e arrivare a un contratto decentrato”. Giudizio negativo anche da parte di Roberto Chierchia, segretario generale della Cisl Fp di Roma e del Lazio: “Rimane l'atto unilaterale. L'impalcatura che Roma Capitale ha presentato non garantirà i servizi perché non ha la flessibilità del vecchio sistema che pagava le prestazioni” continua. "Apprezziamo moltissimo però la sensibilità con cui il sindaco ha accolto le nostre criticità e pensiamo ci possa essere una volontà politica per garantire ciò che non c'è stato nei tavoli tecnici”. A fare da eco il segretario generale della Uil Fp di Roma e del Lazio, Sandro Bernardini: “Rigettiamo in toto questo atto che è unilaterale e non tiene conto di nulla di ciò che abbiamo portato ai vari tavoli come contributo” lamentando il fatto,  a differenza di quanto affermato più volte dall'amministrazione, “il salario accessorio viene toccato”.

SULPL Il Sulpl intanto promette battaglia. Scrive il Sulpl Roma sulla sua pagina Facebook:“Come tutti ben saprete oggi era convocata una riunione dal sindaco. I nostri rappresentanti si sono comunque presentati in Campidoglio. Il sindaco pro tempore, in rappresentanza della maggioranza che lo sostiene (pd e sel), ha deciso che solo un sindacato dovesse essere escluso da questo 'conciliabolo'” si legge nella denuncia. “Perché non hanno voluto che si assistesse a questa sceneggiata? Cosa si sono detti? Su cosa hanno contrattato?” si chiede il Sulpl. “Abbiamo comunque deciso di reiterare lo stato di agitazione che ricordiamo è attivo già da ottobre 2013 perché per noi lo spirito di unità che ci hanno chiesto i lavoratori nelle assemblee generali è vincolante. Il rispetto del mandato dei lavoratori, la loro corretta informazione, la trasparenza e la democrazia nella condivisione delle scelte per noi sono principi fondamentali”.

USB – A protestare contro l'esclusione al tavolo di ieri anche l'Unione sindacale di base che per oggi ha organizzato un'assemblea con i lavoratori alla quale è stato invitato anche  il sindaco Marino e il vicesindaco Nieri. Ecco le proposte all'ordine del giorno: “Garantire il mantenimento delle retribuzioni senza stravolgere la vita delle persone; utilizzare la leva della formazione e gli incentivi per la produttività, concentrando gli sforzi verso i servizi più prossimi al cittadino; riaprire la contrattazione nazionale ferma dal 2009 riportando quante più risorse possibile in salario base ed eliminando le regole imposte da Brunetta; recuperare gli sprechi, a partire dagli incrementi vertiginosi assicurati alla dirigenza; sanare i rapporti di lavoro precario, assumere i vincitori di concorso e valorizzare le competenze interne in ragione degli oltre 7.000 vuoti di organico e degli oltre 100 milioni di euro risparmiati sul personale negli ultimi due anni”.

OPPOSIZIONE – Sul tema ieri in Campidoglio è andata in scena anche la protesta dell'opposizione capitolina. I consiglieri comunali dell'opposizione, da Ncd a Forza Italia fino a Fdi-An, che durante la seduta hanno esposto manifesti funebri con su scritto 'Roma 21 aprile 754 a.C. - 12 giugno 2013 d.C.' e un fotomontaggio che ritrae il sindaco Ignazio Marino vicino al personaggio di Robin Hood. Tra gli altri cartelli esposti, 'Grazie al duo Marino-Nieri 24mila dipendenti a rischio povertà', '13 milioni di consulenze e Marino taglia il salario accessorio'. I consiglieri di opposizione hanno fatto presente che in Aula non si stava discutendo dei temi del salario accessorio e del contratto decentrato dei dipendenti capitolini. A questi ha risposto il capogruppo del Pd in Campidoglio, Francesco D''Ausilio: "Mi chiedo dove fossero nel 2008, quando il Mef ha fatto i suoi rilievi. In quegli anni sono stati nascosti i dossier e sono state dette solo chiacchiere".

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