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Il Comune intitolerà una piazza o una via a Stefano Cucchi

L'Assemblea capitolina ha approvato la mozione presentata dal consigliere Sel Gianluca Peciola. Sulla targa si leggerà: "Stefano Cucchi, ragazzo"

Una via o una piazza della Capitale sarà intitolata a Stefano Cucchi. Proprio il giorno dell'inizio del processo d'appello, a quasi cinque anni dalla morte del giovane avvenuta  durante la custodia cautelare conseguente al fermo di polizia, il Consiglio Comunale ha approvato la mozione presentata dal capogruppo di Sel, Gianluca Peciola, e sottoscritta da tutta la maggioranza di centrosinistra e dal Movimento cinque stelle, presentata lo scorso 23 settembre.

IL VOTO - Il testo è stato approvato a maggioranza con 23 favorevoli (i consiglieri di Sel e quelli del Pd, Massimo Caprari di Centro democratico, meno di metà della Lista Marino con Riccardo Magi e Franco Marino, e poi il M5S e Gianni Alemanno e Ignazio Cozzoli di Apn), 3 contrari (Luca Giansanti e Rita Paris della civica Marino più Giordano Tredicine del Pdl) e 2 astenuti (Roberto Cantiani di Ncd e Svetlana Celli, ancora civica Marino).

LA MOZIONE - La mozione, in cui si assume che Stefano "morì in conseguenza delle violenze subite e a causa di gravi omissioni istituzionali" ergendo la sua vicenda a "simbolo della necessità di riformare il sistema di procedura penale e penitenziale in senso garantista", individua anche il testo della targa: via o piazza 'Stefano Cucchi, ragazzo'.

PECIOLA - "Stefano Cucchi è morto il 22 ottobre del 2009 per evidenti responsabilità istituzionali durante la custodia cautelare conseguente al fermo di polizia” ha detto Peciola. “A cinque anni dalla sua morte l'intitolazione di una piazza o di una via è un importante riconoscimento da parte dell'Assemblea capitolina alle battaglie della famiglia per la verità e la giustizia. Quello che è accaduto a Stefano non deve accadere mai più. Nel nostro sistema carcerario devono trovare cittadinanza lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani. Questo atto serva da monito a quanti nelle nostre istituzioni continuano a perpetrare la violenza nei confronti delle persone che sono prese in custodia dallo Stato".

BATTAGLIA - "Stefano Cucchi era in primo luogo un ragazzo- ha sottolineato Erica Battaglia, consigliere Pd e presidente della commissione Politiche sociali- Certo con problemi di tossicodipendenza, ma non per questo non degno di un trattamento umano. Dedicargli una piazza o una via va nella direzione di ricordare a tutte le istituzioni che la dignità umana si rispetta. In ogni sede e anche in una condizione di detenzione".

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