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Tibus, parla Meleo: "Se ne devono andare, faremo un nuovo bando"

La protesta di Corsetti: "Senza autorizzazione dal marzo del 2016"

Cartelli con la scritta 'Stallo abusivo riservato a Virginia Raggi' o 'Qui parking abusivo' e un nastro bianco e rosso. E' la protesta inscenata questa mattina fuori dalla stazione dei bus Tibus di Largo Guido Mazzoni a Tiburtina dal consigliere comunale del Pd Orlando Corsetti, insieme ad alcuni cittadini della zona, consiglieri ed ex eletti dem del II Municipio. "A marzo del 2016, qualche mese prima dell'elezione di Virginia Raggi, la concessione con la quale Tibus opera è scaduta e ad oggi non è ancora stata rinnovata" spiega il consigliere. Nel pomeriggio la replica dell'assessora Linda Meleo: "Riporteremo la legalità". 

La stazione, gestita da un consorzio di 40 piccoli proprietari di autolinee, muove 8 milioni di persone all'anno. La stipula del contratto di concessione risale al 1999 quando Tibus si chiamava ancora Società Tiburtina Bus s.r.l. La Convenzione prevedeva l'affidamento in concessione dell'area per un periodo non inferiore ai quattro anni e non superiore ai nove e dal 2009 si è andati avanti in proroga. Fino al marzo del 2016. 

"Ho presentato interrogazioni, atti in consiglio e avanzato anche un esposto in Procura" continua Corsetti. L'appello è rivolto alla sindaca e all'assessora ai Trasporti, Linda Meleo: "Se si ritiene un servizio indispensabile per la città ci si assuma la responsabilità di autorizzarlo ma non si può far finta di nulla". Il consigliere ha inoltre sottolineato "come l'attività, con i pullman che tengono i motori accesi, possa rappresentare una fonte di inquinamento in una zona residenziale". 

Nel pomeriggio è arrivata la replica dell'assessora Linda Meleo che ha promesso: "Riporteremo la legalità: intenzione è mettere a gara il servizio ed è il percorso che questa Amministrazione sta portando avanti". Ha spiegato: "Il consorzio Tibus occupa questi spazi abusivamente da marzo 2016 e noi lo sappiamo bene dato che ci siamo rifiutati di prorogare questa concessione, del tutto surreale, sottoscritta nel 1999. Al contrario delle precedenti amministrazioni che invece hanno dato ok a rinvii dal 1999 al 2015. Chi ci attacca oggi quali decisioni coraggiose ha preso negli ultimi anni? L’unica cosa che hanno saputo fare è non preoccuparsi minimamente di sanare una situazione insostenibile".

Meleo spiega che "dalla scadenza della convenzione abbiamo intimato a Tibus il rilascio dell’area, così come abbiamo chiesto tutta la documentazione utile a indire un nuovo bando: dalla gestione dei flussi, alla quantificazione dell’attività commerciale. Il consorzio, ovviamente, non ci ha mai risposto" conclude. "Abbiamo poi ipotizzato varie soluzioni per sanare questa situazione, tra cui l’affidamento in house nelle more di una procedura di gara. E stiamo ipotizzando anche di individuare aree alternative da destinare all’attività dell’Autostazione. L’obbligo rimane sempre quello di garantire il pubblico servizio". 

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